Dopo la pandemia di Covid-19, il settore delle biotecnologie è stato riconosciuto come strumento strategico a livello globale, al pari di comparti come quello energetico, delle telecomunicazioni e della difesa. Basti pensare che gli Stati Uniti hanno avviato la National Security Commission on Emerging Biotechnology, incaricata dal Congresso americano di condurre una revisione approfondita di come i progressi delle biotecnologie emergenti e delle tecnologie correlate influenzeranno le attività attuali e future del Dipartimento della Difesa.
Per le sue potenzialità strategiche per la salute pubblica e la bioeconomia circolare, questo settore è al centro della politica economica e tecnologica delle principali potenze mondiali. Il Rapporto ad Interim appena pubblicato dal Tavolo di Lavoro per l’Internazionalizzazione delle Industrie nel Settore delle Biotecnologie (NWTIB) avviato dal governo italiano, offre una panoramica delle iniziative di alcuni dei Paesi leader nel campo delle biotecnologie.
Ecco alcuni dei Paesi analizzati:
Stati Uniti, il leadership globale
Gli Stati Uniti mantengono la leadership mondiale nelle biotecnologie, con una quota di mercato del 41,6% nel 2022 e un valore globale stimato a 1.370 miliardi di dollari. La California, con i suoi rinomati cluster di San Diego e Bay Area, è uno degli hub più importanti, sostenuto da venture capital e istituzioni di ricerca di prestigio come Stanford e UC Berkeley. Anche la città di Boston rappresenta un polo di eccellenza con il Mass General Hospital e numerose start-up innovative.
L’interesse del Dragone
La Cina ha puntato molto sulla crescita biotecnologica, sostenendo un’ampia gamma di settori: dalla produzione di vaccini all’editing genetico e alla bioeconomia. Grazie a una politica di finanziamenti strategici e a un vasto bacino di talenti, il settore biotecnologico cinese ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, ponendosi come un futuro protagonista sulla scena mondiale.
La Germania sull’onda di BioNTech
Nel 2022, la Germania contava oltre 750 aziende biotecnologiche, generando un fatturato di 25 miliardi di euro e impiegando 47.000 persone. Il successo straordinario della tedesca BioNTech ha avuto un impatto significativo, con profitti che hanno raggiunto i 17 miliardi di euro solo nel 2021-2022. Tuttavia, la produzione nel settore ha mostrato segni di rallentamento, con una previsione di fatturato ridotta a circa 11 miliardi di euro per il 2023, dovuta a vari fattori, tra cui la crisi energetica e la carenza di manodopera qualificata.
Le ambizioni italiane
Secondo i dati del Report BioInItaly 2023, il fatturato complessivo delle biotech italiane nel 2022 è stato di 13,6 miliardi. Di questi, il 74% proviene dal settore healthcare. Il report del NWTIB afferma che l’Italia ha l’opportunità di giocare un ruolo nella competizione globale tra i Paesi leader in campo biotecnologico, a condizione che la ricerca scientifica e le imprese biotecnologiche siano elevate a priorità strategica e siano sostenute da azioni e politiche governative mirate.
Il Piano francese Healthcare Innovation 2030
La Francia è il terzo polo biotecnologico in Europa, con oltre 5.500 impiegati nel settore, prevalentemente nella ricerca e sviluppo. A seguito della pandemia, il governo francese ha lanciato il “Piano Healthcare Innovation 2030” con l’obiettivo di trasformare la Francia nel leader europeo dell’innovazione sanitaria entro il 2030. Il piano prevede la creazione di hotspot biotecnologici e la semplificazione dell’accesso al mercato per nuovi trattamenti. Fra i suoi principali istituti di ricerca si annoverano l’Institut Curie e il CNRS, insieme a venture capital quali Sofinnova Partners e Jeito Capital.
Hong Kong regina delle IPO
Hong Kong si è affermata come un hub biotecnologico avanzato grazie all’elevata aspettativa di vita e a una crescente domanda di servizi sanitari. La regione ha investito in progetti come l’InnoLife Healthtech Hub per le scienze della vita, sostenuto da un fondo di 10 miliardi di dollari. È inoltre una delle principali destinazioni globali per le IPO biotecnologiche e collabora strettamente con la Cina continentale nell’ambito della Greater Bay Area (GBA), facilitando l’utilizzo di farmaci e dispositivi medici tra le due region
Abbiamo sintetizzato queste analisi in una presentazione, che offre una visione d’insieme delle principali economie biotecnologiche del mondo: