Medicina di genere, verso cure personalizzate e inclusive

Il convegno "La Scienza per la differenza" ha evidenziato l'importanza della medicina di genere per garantire cure più efficaci e personalizzate. Esperti e istituzioni hanno discusso nuove prospettive legislative, il ruolo dell’IA, la formazione medica e l’impegno dell’industria farmaceutica nello sviluppo di farmaci specifici per le donne

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Il 4 marzo 2025 si è tenuto a Roma il convegno “La Scienza per la differenza. La via multidisciplinare alla medicina di genere“, organizzato da Farmindustria con il patrocinio del ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità. L’evento ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali e dell’industria farmaceutica per discutere l’importanza di un approccio genere-specifico nella ricerca, nella formazione e nella pratica clinica.

L’importanza della medicina di genere

Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato come adottare una prospettiva di genere in sanità sia fondamentale per contrastare le disuguaglianze e garantire percorsi di cura più equi e appropriati. La Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha evidenziato l’errore concettuale della neutralità in medicina, affermando che “il neutro non esiste, è stata una grande bugia“.

Nuove prospettive legislative

Durante il convegno, è stato presentato un disegno di legge volto a promuovere la diffusione della cultura della medicina di genere e a implementare la medicina delle differenze, superando le lacune della legge 3/2018, rimasta in gran parte inapplicata. Il presidente della Commissione Affari Sociali del Senato, Francesco Zaffini, ha espresso l’intenzione di accelerare l’iter legislativo, auspicando di concludere i lavori in commissione entro l’estate.

Intelligenza artificiale e medicina di genere

Un tema centrale dell’incontro è stato l’impiego dell’intelligenza artificiale (IA) in ambito sanitario. È emerso che l’IA, se basata su dati storicamente sbilanciati verso il sesso maschile, potrebbe perpetuare le disparità che la medicina di genere cerca di eliminare. Francesca Merzagora, presidente della Fondazione Onda, ha avvertito del rischio di un eccessivo affidamento alla tecnologia a scapito del rapporto medico-paziente, mentre Giovannella Baggio, presidente del Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere, ha sottolineato la necessità di migliorare la qualità e la rappresentatività dei dati utilizzati per l’IA.

Formazione e integrazione nel SSN

La formazione è stata identificata come un pilastro fondamentale per l’integrazione della medicina di genere nel Servizio Sanitario Nazionale. Il Piano Formativo Nazionale, approvato nel 2023, rappresenta un passo significativo in questa direzione, prevedendo l’inclusione dell’approccio genere-specifico nei curricula universitari e nelle specializzazioni mediche.

L’Impegno dell’industria farmaceutica

L’industria farmaceutica ha ribadito il proprio impegno nella medicina di genere. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono attualmente in sviluppo clinico 1.200 farmaci destinati alle donne, di cui 95 per patologie ginecologiche, 190 per il tumore all’utero, 83 per il tumore alle tube di Falloppio, 558 per il tumore al seno, 251 per il tumore alle ovaie e 22 per condizioni legate a gravidanza e parto. Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, ha sottolineato l’importanza di aumentare la partecipazione femminile negli studi clinici e di implementare strumenti come gli studi clinici decentralizzati per facilitare l’accesso delle donne alle sperimentazioni.

Progressi nella parità di genere nel mondo del lavoro

Infine, è stato evidenziato un significativo progresso nella certificazione per la parità di genere nel mondo del lavoro. La ministra Roccella ha annunciato che 6.846 aziende hanno ottenuto la certificazione, superando ampiamente il target governativo di 800 aziende entro il 2026. Questo risultato testimonia una crescente sensibilità nel mondo del lavoro verso le pari opportunità e l’inclusività, con l’industria farmaceutica tra i settori più avanzati in termini di welfare aziendale e presenza femminile.
Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto e aggiornamento sullo stato della medicina di genere in Italia, evidenziando i progressi compiuti e le sfide ancora da affrontare per garantire un sistema sanitario più equo e attento alle differenze di genere.