AbbVie ha annunciato un accordo di licenza con la biotech danese Gubra per lo sviluppo e la commercializzazione di GUB014295, un analogo dell’amilina a lunga durata d’azione attualmente in fase I di sviluppo clinico. L’accordo prevede un pagamento iniziale di 350 milioni di dollari, con ulteriori milestone che potrebbero portare il valore totale fino a 2,3 miliardi di dollari.
GUB014295: un nuovo approccio al trattamento dell’obesità
GUB014295 è un agonista del recettore dell’amilina che mira a ridurre l’appetito e ritardare lo svuotamento gastrico, contribuendo alla perdita di peso. Nei primi studi clinici, i partecipanti che hanno ricevuto dosi comprese tra 3,5 mg e 6 mg hanno registrato una perdita di peso media del 3% in sei settimane, rispetto a un aumento dell’1% nel gruppo placebo.
L’ingresso di AbbVie nel mercato dell’obesità
Con questo accordo, AbbVie entra nel mercato dei trattamenti per l’obesità, un settore in rapida espansione con previsioni che stimano un valore superiore a 173,5 miliardi di dollari entro il 2031 nei principali sette mercati globali. Questo posiziona AbbVie in competizione con aziende come Novo Nordisk ed Eli Lilly, già presenti nel settore con trattamenti basati su agonisti del recettore GLP-1.
Prospettive future e sviluppo clinico
Il successo iniziale di GUB014295 apre la strada a ulteriori studi clinici per valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco. AbbVie potrebbe sviluppare GUB014295 sia come monoterapia sia in combinazione con altri trattamenti per l’obesità, ampliando le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti.
L’accordo con Gubra rappresenta una mossa strategica per AbbVie, che mira a diversificare il proprio portafoglio e a rispondere alla crescente domanda di trattamenti efficaci per l’obesità.