Nuove linee guida FDA per ridurre i test sugli animali

La FDA ha annunciato un piano strategico per ridurre, e in alcuni casi eliminare, l’obbligo di test sugli animali nella valutazione preclinica della sicurezza di anticorpi monoclonali e altri farmaci complessi. Un passo storico, motivato da considerazioni scientifiche, economiche ed etiche, che ridefinisce il concetto stesso di predittività nella ricerca farmacologica.

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La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha annunciato un piano innovativo per ridurre, e in alcuni casi eliminare, l’obbligo di test sugli animali nella valutazione della sicurezza di anticorpi monoclonali e altri farmaci. Questo approccio, dettagliato in un comunicato stampa e in una roadmap strategica, punta a sostituire i tradizionali test sugli animali con metodologie avanzate, più rilevanti per l’uomo, come modelli computazionali basati sull’intelligenza artificiale (AI), organoidi e sistemi micro-fisiologici (MPS), noti come “organi su chip”. L’obiettivo è migliorare la sicurezza e l’efficacia dei farmaci, accelerare lo sviluppo di nuove terapie, contenere i costi di ricerca e sviluppo (R&D) e rispondere alle crescenti esigenze etiche sull’uso degli animali.

Un nuovo modello per la valutazione della sicurezza

La decisione della FDA si fonda su evidenze che mettono in discussione l’affidabilità dei test sugli animali. La roadmap evidenzia che oltre il 90% dei farmaci sicuri ed efficaci negli animali non ottiene l’approvazione per l’uso umano, spesso per problemi di sicurezza o inefficacia. Casi come l’aspirina, che potrebbe non aver superato i test animali, o il monoclonale TGN1412, che ha causato gravi reazioni immunitarie negli esseri umani nonostante la sicurezza apparente nei primati, sottolineano i limiti dei modelli animali. Questi insuccessi, uniti agli elevati costi (fino a 750 milioni di dollari e 9 anni per sviluppare un anticorpo monoclonale) e alle pressioni etiche, hanno spinto la FDA a promuovere le New Approach Methodologies (NAMs).

Le NAMs comprendono:

  • Modelli in vitro basati su cellule umane, come organoidi e organi su chip, che replicano le funzioni di organi umani (fegato, cuore, polmoni) per valutare tossicità e farmacodinamica con maggiore precisione rispetto ai modelli animali.
  • Modelli in silico, che utilizzano AI e machine learning per prevedere tossicità, immunogenicità e farmacocinetica, riducendo la necessità di esperimenti fisici.
  • Dati clinici preesistenti, raccolti da paesi con standard regolatori comparabili, per evitare test animali ridondanti.

I benefici del nuovo approccio

Il piano della FDA offre vantaggi concreti:

  • Maggiore sicurezza per i pazienti: i modelli basati su cellule umane e l’AI migliorano la predizione delle risposte umane, riducendo il rischio di effetti collaterali imprevisti.
  • Sviluppo più rapido dei farmaci: riducendo i test sugli animali, si possono abbreviare i tempi di sviluppo, portando le terapie ai pazienti più velocemente.
  • Contenimento dei costi: le NAMs sono spesso più economiche rispetto agli studi su animali, specialmente considerando il costo crescente dei primati non umani (fino a 50.000 dollari per animale).
  • Impatto etico: la transizione diminuirà l’uso di migliaia di animali, inclusi cani e primati, rispondendo alle richieste di metodi più etici.

Implementazione e prospettive

La FDA ha delineato una strategia graduale per implementare questo cambiamento nei prossimi tre anni:

  1. Uso di dati internazionali: i produttori saranno incoraggiati a presentare dati di sicurezza umani da paesi con regolamentazioni simili, evitando test animali aggiuntivi.
  2. Incentivi per le NAMs: le aziende che forniranno dati NAMs validati potranno beneficiare di revisioni accelerate e di una riduzione degli studi sugli animali.
  3. Creazione di un database globale: la FDA collaborerà con il National Toxicology Program per sviluppare un repository open-access di dati tossicologici, integrando informazioni da studi animali e umani.
  4. Riduzione dei tempi di test: per gli anticorpi monoclonali, i test di tossicità a lungo termine sui primati (6 mesi) potranno essere ridotti a 3 mesi se supportati da dati NAMs.

Entro 3-5 anni, la FDA mira a rendere i test sugli animali un’eccezione, con le NAMs come standard predefinito. Questo sarà supportato da collaborazioni con agenzie federali come il National Institutes of Health (NIH) e il Department of Veterans Affairs tramite l’Interagency Coordinating Committee on the Validation of Alternative Methods (ICCVAM), che faciliterà la validazione e l’adozione delle NAMs.

Leadership globale

Con questa iniziativa, la FDA si afferma come guida nella modernizzazione della scienza regolatoria. La roadmap prevede l’aggiornamento delle linee guida internazionali (ICH) per promuovere l’adozione delle NAMs a livello globale, garantendo standard uniformi per le aziende. Per raccogliere feedback dagli stakeholder è previsto un workshop pubblico, mentre un programma pilota consentirà ad alcuni sviluppatori di anticorpi monoclonali di utilizzare strategie di test prevalentemente non animali.

Valutazione più rapida, etica e predittiva

L’iniziativa della FDA apre la strada a un futuro in cui la valutazione della sicurezza dei farmaci sarà più rapida, economica, etica e predittiva per l’uomo.

Per l’industria farmaceutica, questo cambiamento rappresenta un’opportunità per innovare, riducendo i costi e rafforzando la competitività.

Per i pazienti, significa un accesso più rapido a terapie sicure ed efficaci.

Come ha dichiarato il Commissario FDA Martin A. Makary, “è una vittoria per la salute pubblica e l’etica”.