L’industria farmaceutica si trova oggi di fronte a un punto di svolta nell’ambito degli studi di stabilità, grazie alla pubblicazione della bozza della nuova linea guida ICH Q1: Stability Testing of Existing Drug Substances and Products. La revisione, attualmente in fase Step 2b, introduce aggiornamenti sostanziali sia sul piano scientifico che regolatorio.
Con il webinar organizzato il 17 luglio 2025, abbiamo cercato di offrire un’anteprima chiara e approfondita di questi cambiamenti, sottolineando l’urgenza di adattarsi alle nuove richieste.
Se ti sei perso l’evento live, puoi accedere alla registrazione!
Puoi anche scaricare le slide presentate durante l’evento live da Roberto Corneo, che sarà anche il docente del corso pianificato per il 21 e 23 ottobre.
Più chiarezza, più integrazione, più flessibilità
La struttura della nuova ICH Q1 è stata completamente riorganizzata. Il documento ora integra in modo sistematico elementi prima dispersi tra varie linee guida correlate, come la Q1A-F, migliorandone la leggibilità e l’applicabilità. Le sezioni chiave riguardano:
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Studi di stabilità in fase di sviluppo (stress e degradazione forzata)
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Protocolli formali per la determinazione della shelf life
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Stabilità in-use e per condizioni di conservazione a breve termine
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Considerazioni per la gestione dell’intero ciclo di vita del prodotto
L’obiettivo dichiarato è duplice: da un lato offrire un framework più coerente e completo, dall’altro aumentare la flessibilità per gli sviluppatori, pur mantenendo un elevato standard di robustezza scientifica e conformità regolatoria.
Leggi il draft ICH Q1 guideline
Dagli studi forzati alla shelf life estesa: un nuovo approccio scientifico
Uno degli elementi più innovativi è la valorizzazione dei developmental stability studies condotti in condizioni di stress e degradazione forzata. Questi studi non sono più considerati marginali, ma assumono un ruolo fondamentale nella comprensione del profilo di stabilità di un principio attivo o di un prodotto finito, contribuendo direttamente alla definizione di shelf life, etichettatura e strategie di formulazione.
A questo si aggiunge l’introduzione di modelli statistici avanzati, come l’approccio mixed-effects per l’analisi dei dati di stabilità su più lotti. Tali modelli, se ben giustificati, permettono di estendere la shelf life anche oltre il periodo coperto dai dati sperimentali, aprendo la strada a una più efficiente gestione della supply chain e a una riduzione degli sprechi.
Short-term e in-use stability: due concetti, una logica comune
Grande attenzione è dedicata anche alla stabilità in condizioni d’uso (in-use) e a breve termine (short-term). La nuova bozza chiarisce i confini tra questi due concetti e ne codifica in modo preciso i requisiti di studio:
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Short-term: condizioni di conservazione alternative, opzionali e transitorie, pensate per facilitare l’uso da parte del paziente o del professionista sanitario.
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In-use: condizioni successive alla prima apertura o manipolazione del contenitore, che devono simulare realisticamente l’uso clinico previsto (es. flaconcini multidose).
Entrambe le categorie richiedono protocolli dedicati, con scelta rappresentativa dei lotti e durata della shelf life congruente all’uso dichiarato.
Stabilità e gestione del ciclo di vita: una visione integrata
La revisione ICH Q1 abbraccia una visione dinamica e continua della stabilità lungo l’intero ciclo di vita del prodotto. Dalla fase di sviluppo alla commercializzazione, fino alle variazioni post-approvazione, ogni cambiamento significativo (es. nuova forma farmaceutica, variazione di concentrazione, nuovo sistema di somministrazione) deve essere accompagnato da un’adeguata giustificazione e, se necessario, da nuovi studi di stabilità.
Un aspetto interessante è l’incoraggiamento alla proposta proattiva di protocolli ridotti per studi annuali post-approval, basati su una solida conoscenza del prodotto e su una valutazione del rischio. Questo rappresenta un’apertura importante verso un approccio di tipo science- and risk-based, sempre più richiesto in ambito regolatorio.
Dati, modelli, simulazioni: la stabilità entra nell’era digitale
Tra le prospettive più stimolanti emerse dal webinar vi è la crescente attenzione verso modelli predittivi e simulativi. L’allegato della bozza Q1 menziona esplicitamente la possibilità di utilizzare approcci termo-cinetici, meccanicistici, o addirittura in silico, per simulare il profilo di degradazione dei prodotti. Anche se ancora in fase embrionale, questa direzione lascia intravedere un futuro in cui la stabilità sarà sempre più integrata nei digital twin di prodotto.
Ovviamente, l’adozione di tali approcci richiede non solo robustezza tecnica, ma anche un dialogo costante con le autorità regolatorie, per garantire che le aspettative siano allineate e le proposte ben documentate.
Etichettatura, escursioni e supply chain: la stabilità al centro della logistica
Un’altra importante novità riguarda la gestione delle escursioni di temperatura nella catena distributiva. La bozza chiarisce che deviazioni temporanee dalle condizioni di conservazione indicate in etichetta possono essere accettabili se supportate da dati di stabilità adeguati. L’industria è quindi chiamata a dotarsi di strumenti predittivi e documentazione robusta per valutare e giustificare ogni evento, integrandolo nei sistemi di gestione della qualità e nei piani di mitigazione del rischio.
Una revisione che richiede visione strategica
La nuova ICH Q1 rappresenta molto più di una semplice revisione tecnica: è una trasformazione culturale che chiede alle aziende farmaceutiche di adottare un approccio proattivo, integrato e scientificamente fondato alla stabilità. Le implicazioni non si limitano ai team regolatori o di qualità, ma investono ricerca, produzione, supply chain e persino il rapporto con il paziente.
Il periodo di consultazione pubblica è un’opportunità preziosa per contribuire alla definizione finale del documento. Ma il messaggio è già chiaro: la stabilità non è più (solo) una questione di tempo. È una questione di conoscenza, flessibilità e, soprattutto, di visione.
Per approfondire
Data la rilevanza della tematica, abbiamo pianificato un corso di formazione volto ad indagare le novità della linea guida.
Il corso “ICH Q1 2025: come cambia la gestione della stabilità farmaceutica” offre un’analisi dettagliata della nuova bozza della linea guida ICH Q1, che introduce cambiamenti sostanziali nella progettazione degli studi di stabilità, nella valutazione statistica dei dati e nella gestione del ciclo di vita dei prodotti.
Attraverso contenuti aggiornati, esempi applicativi e riferimenti normativi, il corso guida i professionisti del settore a comprendere e anticipare le implicazioni regolatorie e operative delle nuove disposizioni, inclusi temi come la stabilità in-use, le escursioni di temperatura, i modelli predittivi e l’integrazione della Q1E.
Un’opportunità formativa essenziale per chi opera in ambito QA, RA, R&D e produzione.