Nel fervente scenario farmaceutico contemporaneo, caratterizzato da sfide globali che spaziano tra sostenibilità, digitalizzazione e qualità, l’evento organizzato dal PDA Italy Chapter — Innovation & Quality in Sterile Products Manufacturing: Pathways to Sustainability — assume un valore emblematico. Dal 1 al 2 ottobre 2025, il sito Merck di Bari diventa teatro di riflessioni e sperimentazioni concrete su come l’industria del farmaco possa reinventarsi in chiave responsabile e innovativa.
SAVE THE DATE
Bari, 1 – 2 ottobre 2025
Contesto e obiettivi dell’evento
In un’epoca in cui la pressione verso scelte sostenibili e la domanda di prodotti sterili incontaminati convergono, l’evento si pone come occasione privilegiata di confronto tra stakeholder di spicco: esperti di settore, professionisti della qualità, manager operativi e specialisti dei processi produttivi. Al centro del dibattito, l’approccio Quality by Design, le tecnologie emergenti – dall’intelligenza artificiale all’Internet of Things – e le strategie Lean per il contenimento degli sprechi, l’ottimizzazione dei cicli produttivi e la riduzione dell’impatto ambientale.
L’evento esplora anche la convergenza tra filosofia Lean ed esigenze green. Ottimizzare i processi, ridurre i tempi morti, eliminare gli sprechi significa migliorare non solo in termini economici, ma anche ambientali. Il concetto di lean manufacturing sostenibile si traduce quindi in un paradigma che misura l’efficienza non soltanto con KPI produttivi, ma anche con indicatori di responsabilità ambientale.
Dall’esperienza alla visione
In questo contesto si inserisce l’intervista al Dott. Michele Simone, Direttore di Corporate Quality Management, Quality Risk Management & Continual Improvement presso Bracco Suisse SA (Gruppo Bracco). Con oltre 30 anni di esperienza nell’industria farmaceutica e biotecnologica, Simone da 22 anni è membro attivo del PDA.
Il Dott. Simone offre una prospettiva privilegiata sul futuro della qualità in farmaceutica. Al centro delle sue riflessioni, quattro temi cardine:
- Centralità del sistema qualità come strumento non solo regolatorio, ma di crescita culturale e strategica per l’azienda.
- Gestione del rischio e miglioramento continuo come leve per coniugare compliance e innovazione, creando un ecosistema produttivo capace di adattarsi rapidamente ai mutamenti.
- Ruolo della sostenibilità come responsabilità condivisa che deve permeare i processi, dalla progettazione alla distribuzione, in linea con le richieste della società e delle autorità regolatorie.
- Importanza della formazione continua per garantire che le competenze di chi opera nel settore restino allineate a standard in costante evoluzione. La qualità, sottolinea Simone, non può prescindere da professionisti aggiornati e consapevoli del proprio ruolo in un contesto globale sempre più complesso.
L’invito è a considerare la qualità non come vincolo, ma come piattaforma per innovazione, sostenibilità e crescita delle competenze.