AIFA approva la prima terapia genica rimborsata per l’emofilia B in Italia

AIFA ha approvato la rimborsabilità di Hemgenix, terapia genica one‑shot per l’emofilia B, che promette di sostituire le infusioni croniche di Fattore IX con un’unica somministrazione endovenosa mirata. Il provvedimento è stato assunto nella seduta del 29 luglio 2025

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Nella riunione del 29 luglio 2025, il Consiglio d’Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha deliberato la rimborsabilità di 11 nuovi farmaci da parte del Sistema Sanitario Nazionale, tra cui Hemgenix (etranacogene dezaparvovec), indicato per l’emofilia B nei pazienti adulti con forma grave o moderata senza inibitori del Fattore IX.

Hemgenix costituisce la prima terapia genica autorizzata e rimborsabile in Italia per l’emofilia B, segnando una tappa storica per le malattie emorragiche congenite.

Emofilia B: fisiopatologia e limiti delle terapie tradizionali

L’emofilia B è una patologia genetica rara dovuta a deficit del Fattore IX, proteina fondamentale per la coagulazione. I pazienti colpiti presentano emorragie spontanee o traumatiche che possono colpire articolazioni, muscoli e organi interni.

Il trattamento standard consiste in infusioni periodiche di concentrati di Fattore IX, spesso per tutta la vita, con oneri clinici, logistici ed economici rilevanti.

Meccanismo d’azione di Hemgenix

Hemgenix è un farmaco orfano innovativo, somministrato in singola dose per via endovenosa. Usa un vettore adeno-virale per trasportare il gene corretto nelle cellule epatiche, consentendo al fegato di produrre autonomamente Fattore IX e mantenere livelli plasmatici stabili e clinicamente efficaci.

Questa modalità di somministrazione innova radicalmente il paradigma terapeutico: da infusione ricorrente a potenziale effetto duraturo. Il ruolo del fegato come “fabbrica intracellular” appare centrale nel ridurre gli episodi emorragici.

Evidenze cliniche e risultati attesi

I dati clinici nei pazienti con emofilia B grave indicano che Hemgenix può portare a livelli di Fattore IX significativamente più elevati rispetto alla baseline, riducendo o eliminando la necessità di infusioni di richiamo.

Gli studi di fase III riportano riduzione degli episodi di sanguinamento, miglioramento nell’aderenza terapeutica e impatto positivo sulla qualità di vita.

Impatto sul SSN: costi e sostenibilità

Il riconoscimento della rimborsabilità implica che Hemgenix sarà erogato dal SSN, con la prospettiva di un investimento iniziale elevato compensato da risparmi a lungo termine. Il passaggio da terapie croniche a una singola infusione rende possibile ridurre costi logistici, ricoveri e complicanze correlate alle emorragie.

Gli altri farmaci approvati contestualmente

L’AIFA ha approvato la rimborsabilità anche di altri dieci farmaci, comprendenti:

  • Rezzayo (rezafungin), antimicotico orfano per candidiasi invasiva nei pazienti adulti.

  • Voydeya (danicopan), farmaco orale in combinazione per emoglobinuria parossistica notturna con anemia emolitica residua.

  • Due nuove entità molecolari: Balversa (erdafitinib) per carcinoma uroteliale non resecabile o metastatico, e Exblifep (cefepime/enmetazobactam), antibiotico combinato per infezioni complicate del tratto urinario e polmonite nosocomiale, il primo finanziato con il nuovo Fondo da 100 milioni per le antimicrobico‑resistenze.

  • Estensioni di indicazione per sei farmaci già rimborsati: Entresto, Otezla, Tagrisso, Xalkori, Voxzogo e Zepatier, ora utilizzabili in nuovi ambiti clinici.

Analisi scientifica: prospettive e limiti

Durata dell’effetto

La terapia genica per emofilia B si propone come una cura potenzialmente a lungo termine, ma resta da valutare la durabilità del gene esogeno nel tempo e il potenziale decadimento dell’espressione di Fattore IX. Saranno necessari follow‑up clinici prolungati.

Sicurezza e immunogenicità

L’uso di vettori virali comporta il rischio di risposte immunitarie o tossicità epatica. I pazienti devono essere selezionati accuratamente e monitorati a lungo termine per eventuali eventi avversi.

Selezione dei pazienti

L’indicazione è riservata ad adulti con emofilia B severa o moderata, senza storia di inibitori del Fattore IX. Il profilo individuale, la presenza di anticorpi neutralizzanti e la storia clinica influenzano l’accesso alla terapia.

Implicazioni etiche e sociali

Equità di accesso

La rimborsabilità assicura che l’accesso non dipenda dalla capacità economica del paziente. In questo modo, la terapia genica diventa uno standard per pazienti con patologia grave, rafforzando il principio di uniformità territoriale.

Impatto sul sistema di cura

Ridurre il fardello delle infusioni regolari migliora l’aderenza e la qualità di vita, alleggerendo al contempo il carico sulle strutture sanitarie e sui caregiver.

Conclusioni

L’approvazione da parte dell’AIFA di Hemgenix come prima terapia genica rimborsabile per l’emofilia B rappresenta un punto di svolta nella medicina italiana: una tecnologia avanzata, fino a pochi anni fa in fase sperimentale, entra oggi nei Lea grazie a un modello regolatorio che integra l’innovazione biotech con la sostenibilità del SSN.

La decisione del 29 luglio 2025 apre un nuovo scenario per le malattie rare e le terapie di precisione, con un potenziale impatto trasformativo sul percorso clinico del paziente e sulle dinamiche assistenziali italiane.