Sanità e sostenibilità: strategie e sfide per un futuro green

All'evento di presentazione del Rapporto OASI 2024 emergono best practice e modelli innovativi per ridurre l'impatto ambientale del settore sanitario: l'intervento di Michela Bobini

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Il 3 dicembre 2024, presso l’Università Bocconi di Milano, è stato presentato il Rapporto OASI (Osservatorio sulle Aziende e sul Sistema sanitario Italiano) 2024, un evento di rilievo per il settore sanitario italiano. Tra i contributi di spicco, Michela Bobini del CERGAS (Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) ha illustrato il tema cruciale della sostenibilità ambientale in sanità, evidenziando l’importanza di integrare pratiche ecologiche nei sistemi sanitari per garantire un futuro più sostenibile.

Il legame tra ambiente e salute

Il degrado ambientale ha un impatto diretto sulla salute pubblica, aumentando la pressione sui sistemi sanitari. Il settore sanitario stesso contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra, rappresentando circa il 4-5% delle emissioni globali. Questo dato sottolinea la necessità di adottare strategie efficaci per ridurre l’impronta ecologica del comparto sanitario.

Obiettivi e metodologia dello studio

Lo studio presentato da Bobini si propone di approfondire il legame tra le politiche di sostenibilità ambientale in sanità e le modalità di implementazione nelle aziende sanitarie.

Attraverso un’analisi desk delle policy internazionali e nazionali, con un confronto tra i sistemi sanitari di Inghilterra e Italia, e una cluster analysis di 94 trust ospedalieri del NHS inglese basata sulla categorizzazione sistematica dei Green Plans, lo studio offre una panoramica dettagliata delle strategie adottate. Inoltre, sono stati condotti sei casi studio aziendali in Italia, con interviste semi-strutturate a figure chiave di aziende sanitarie pubbliche e private riconosciute come buone pratiche.

Policy e contesto normativo

A livello internazionale, il National Health Service (NHS) inglese si è distinto come la prima istituzione al mondo a impegnarsi per un servizio sanitario nazionale a zero emissioni, con l’introduzione del Green Plan come requisito per i trust ospedalieri.

In Italia, sebbene vi sia un ampio recepimento delle direttive internazionali e dell’Unione Europea, l’implementazione pratica varia tra le regioni. La Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) è stata declinata da 19 regioni, e iniziative come il Piano Nazionale per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) testimoniano l’impegno del paese verso la sostenibilità ambientale in sanità.

Approccio culturale e interpretazione delle strategie

Dall’analisi dei Green Plans dei trust ospedalieri inglesi emerge un duplice obiettivo: da un lato, garantire la conformità normativa; dall’altro, promuovere una trasformazione interna adattando gli obiettivi nazionali al contesto specifico delle organizzazioni.

Il focus prevalente è sulla sostenibilità ambientale, declinata in aree come la leadership del personale, modelli di cura sostenibili, trasformazione digitale, trasporti, strutture, medicinali, catena di approvvigionamento, alimentazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Alcuni Green Plans ampliano il mandato includendo anche dimensioni di sostenibilità sociale.

Governance a sostegno della sostenibilità

I modelli di governance rappresentano una prima evidenza di come le singole aziende intendono declinare al loro interno le strategie di sostenibilità, individuando ruoli, responsabilità e l’ampiezza del coinvolgimento dell’organizzazione.

La presenza di figure dedicate, come l’Energy Manager, e l’adozione di meccanismi di coinvolgimento degli stakeholder sono indicatori chiave dell’impegno verso la sostenibilità.

Misurazione della performance e raggiungimento dei risultati

I sistemi di misurazione e valutazione delle attività, dei risultati e degli impatti costituiscono una potenziale opportunità per orientare i comportamenti dell’organizzazione al di là della mera logica dell’adempimento formale. L’adozione di strumenti operativi specifici e la definizione di indicatori chiave di performance sono essenziali per monitorare i progressi e promuovere le iniziative di sostenibilità.

Prospettive future

L’integrazione della sostenibilità ambientale nei sistemi sanitari non è solo una responsabilità etica, ma anche una necessità operativa per garantire la salute pubblica e la resilienza dei servizi sanitari. Le esperienze analizzate evidenziano l’importanza di un approccio sistemico, che coinvolga tutti gli attori del settore sanitario, dalle istituzioni alle singole organizzazioni, promuovendo una cultura della sostenibilità e adottando pratiche innovative per ridurre l’impatto ambientale.

L’evento di presentazione del Rapporto OASI 2024 ha offerto un’importante occasione di confronto e riflessione sulle sfide e le opportunità legate alla sostenibilità ambientale in sanità, sottolineando la necessità di un impegno condiviso per costruire un futuro più sostenibile per il settore sanitario italiano.

Scarica qui la presentazione di Michela Bobini

Fonte: Cergas, Convegno Oasi 2024