Aifa e Covid-19: il punto sulla collaborazione inter-istituzionale

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collaborazione Aifa

Il 19 novembre si è svolto presso la sede dell’Agenzia Italiana del farmaco il convegno web sul tema “La collaborazione tra Regioni, Province Autonome, Aifa e aziende farmaceutiche nella prevenzione e risoluzione di stati di carenza (accertati o potenziali) legati all’emergenza COVID-19”.

Hanno partecipato all’incontro che è stato trasmesso sul canale Youtube di AIFA in diretta streaming: Patrizia Popoli della Commissione Tecnico Scientifica AIFA, Fabio Candura del Centro Nazionale Sangue, Marcello Pani della Sifo, Luca Paoles di Farmindustria, Adriano Pietrosanto di Egualia, Gianluigi Cremonesi di Assogastecnici, oltre ai rappresentanti di Regioni e Provincie autonome.

Il meeting è servito per verificare la situazione attuale relativa alla collaborazione inter-istituzionale messa in atto fin dall’esordio della pandemia e della conseguente emergenza sanitaria. Emergenza che ha messo in luce, fra l’altro, anche l’insorgere di nuove esigenze in ambito terapeutico e che ha richiesto organizzazioni specifiche per poter mantenere livelli qualitativi elevati nell’erogare le cure necessarie alla popolazione italiana.

Il ruolo centrale di AIFA

Nel suo discorso di apertura dei lavori, il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, dopo aver ricordato il rafforzamento dell’Agenzia nell’ambito del Servizio sanitario nazionale realizzato negli ultimi mesi, ha ribadito la necessità di un riposizionamento di Aifa perchè il suo ruolo non può esaurirsi nell’ambito esclusivo dell’approvazione dei farmaci, ma deve costituire anche supporto per garantire la continuità assistenziale. Il direttore generale ha anche sottolineato che, dal 7 marzo 2020, una legge ad hoc ha attribuito ad Aifa, in collaborazione con la commissione etica dello Spallanzani di Roma, il compito di approvare tutti gli studi clinici svolti in Italia che riguardano nuovi farmaci e vaccini per la cura di COVID-19 con l’obiettivo di arrivare a un’approvazione unica a livello nazionale. Anche a motivo di questo nuovo e importante ruolo attribuito all’Agenzia del farmaco, Magrini ha dichiarato che:

AIFA ha rafforzato il rapporto con le Regioni, con incontri periodici e collaborazione sempre più stretta a difesa del nostro Servizio Sanitario Nazionale, per garantire la qualità dei farmaci in Italia e contrastare possibili problemi legati alle carenze di medicinali durante l’emergenza COVID-19.

Nel suo intervento, il dott. Domenico Di Giorgio, Dirigente Unità Prevenzione della Contraffazione Aifa ha ribadito inoltre come:

l’emergenza sanitaria ha portato l’Agenzia Italiana del Farmaco a predisporre veloci e puntuali risposte organizzative, come ad esempio la modalità operativa della comunità di esperti e la costituzione di un punto unico di contatto per la gestione delle carenze che hanno permesso di costruire un modello di collaborazione con i referenti per la farmaceutica delle Regioni e delle Province Autonome, via via esteso ad altri tipi di problematiche e in grado di individuare soluzioni a lungo termine per il nostro Paese.

Modelli procedurali

Durante il convegno sono stati anche discussi ed esaminati alcuni modelli procedurali da sviluppare per quanto riguarda:

  • le donazioni di farmaci per l’emergenza COVID destinati alle regioni e basate su elementi messi a disposizione dalla Protezione Civile;
  • gli interventi per sbloccare l’esportazione di principi attivi utili per contrastare la pandemia;
  • le attività di supporto necessarie per la produzione di farmaci e per le eventuali importazioni di medicinali a rischio di carenza in un prossimo futuro.