Innovazione sostenibile negli eccipienti di origine vegetale

L’intelligenza artificiale sta già trasformando l’industria farmaceutica, con progetti pilota che migliorano l’analisi dei dati, l’efficienza produttiva e il controllo qualità. Secondo Enrico Fiori, managing director di Rettenmaier Italia, in prospettiva, il suo impatto sarà ancora più rilevante nella gestione della supply chain e nell’ottimizzazione dei processi, contribuendo a rendere il settore sempre più data-driven e competitivo

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DALLE AZIENDE

Innovazione, sostenibilità e tecnologia: sono le tre direttrici su cui si muove Rettenmaier Italia, realtà parte del gruppo JRS – J. Rettenmaier & Söhne – specializzata nella produzione di fibre funzionali di origine vegetale e dotata di un ampio portafoglio di polimeri altamente funzionali e di componenti a basso contenuto molecolare – la maggior parte dei quali provenienti da materie prime rinnovabili di origine vegetale – e di aree di prodotto complementari (ad esempio i minerali). Il Gruppo raggruppa le sue attività di mercato e le sue competenze tecnologiche in unità aziendali orientate alle applicazioni – ad esempio, eccipienti farmaceutici, ingredienti alimentari, prodotti per la casa e la cura della persona e molte altre applicazioni tecniche. Il settore “JRS Medic”, di recente creazione, si concentra sulle esigenze specifiche dell’industria dei prodotti medicali.  

La natura è il miglior inventore.

Basta osservare più intensamente la Natura e saper sfruttare le sue funzioni naturali. Ed è esattamente quello che fa JRS. L’innovativa tecnologia JRS Plant Fiber permette di ottenere il meglio dalla natura senza danneggiarla. Consente di trasformare le numerose funzioni di questi preziosi materiali naturali in soluzioni olistiche personalizzate per clienti in tutto il mondo e in quasi tutti i settori dell’industria.

Nel comparto farmaceutico, l’azienda è conosciuta soprattutto per i suoi eccipienti naturali, come la cellulosa microcristallina, impiegati in numerose forme farmaceutiche solide. Il portafoglio di eccipienti comprende: eccipienti ad alta funzionalità, leganti, disintegranti, lubrificanti, riempitivi funzionali, addensanti, stabilizzanti, vettori e rivestimenti. Oltre all’ampia gamma di eccipienti, offre supporto tecnico e servizi biofarmaceutici per rispondere alle esigenze e alle sfide di formulazione dei clienti. «Il nostro obiettivo – spiega il managing director Enrico Fiori è fornire soluzioni affidabili e di alta qualità che migliorino la performance e la sicurezza dei farmaci nel rispetto dell’ambiente». 

Dottor Fiori, quanto conta oggi l’innovazione tecnologica nella vostra attività?

L’innovazione è un elemento chiave. In un mercato altamente regolato e competitivo come quello farmaceutico, investire in tecnologie all’avanguardia ci permette di migliorare i nostri processi, garantire standard elevati e rispondere in modo più efficace alle esigenze dei clienti. È un processo continuo che coinvolge sia la produzione che il supporto tecnico.

Come si sta evolvendo la ricerca e sviluppo nel campo degli eccipienti farmaceutici?

La ricerca e sviluppo nel campo degli eccipienti si sta orientando sempre più verso funzionalità avanzate: eccipienti multifunzionali, con migliori proprietà di compressione, rilascio controllato o compatibilità con tecnologie innovative come la stampa 3D. C’è anche una crescente attenzione alla sostenibilità e alla naturalità delle materie prime.

L’intelligenza artificiale sta cambiando molti settori: quale impatto potrà avere nel vostro lavoro quotidiano?

Effettivamente, l’intelligenza artificiale ha un grande potenziale anche nel nostro ambito. Potrebbe facilitare l’ottimizzazione dei processi produttivi, prevedere deviazioni nei parametri critici di qualità, o ancora migliorare l’analisi dei dati sperimentali in laboratorio. Non siamo ancora in una fase matura, ma il cambiamento è già in atto.

State già utilizzando soluzioni di intelligenza artificiale nei vostri processi di produzione, controllo qualità o ricerca?

Stiamo iniziando a integrare strumenti di analisi avanzata e machine learning in alcune aree, soprattutto nella gestione dei dati di laboratorio e nel monitoraggio dei parametri di processo. Si tratta di progetti pilota, ma ci stanno già offrendo indicazioni preziose sull’efficienza e la qualità.

In quali aree vedete il maggior potenziale per l’intelligenza artificiale: sviluppo di nuovi materiali, ottimizzazione della produzione, qualità, supply chain?

Tutte queste aree possono beneficiare dell’intelligenza artificiale, ma direi che l’ottimizzazione della produzione e la gestione della supply chain sono tra le più promettenti nel breve periodo. Automatizzare il controllo qualità e prevedere la domanda o eventuali interruzioni logistiche può fare davvero la differenza.

Come vede il futuro dell’industria farmaceutica con l’integrazione crescente di intelligenza artificiale e automazione?

Credo che il futuro sarà sempre più data-driven. L’integrazione di intelligenza artificiale e automazione porterà maggiore precisione, tracciabilità e flessibilità. Sarà fondamentale, però, mantenere un equilibrio tra innovazione e conformità regolatoria, per garantire sicurezza ed efficacia. Le aziende che riusciranno a combinare questi elementi avranno un vantaggio competitivo importante.

Rettenmaier Italia Srl & C. Sas
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