La scienza sotto attacco

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti hanno ordinato il ritiro di pubblicazioni scientifiche per eliminare riferimenti a identità di genere non conformi all'ordine esecutivo dell'amministrazione Trump. La decisione solleva interrogativi sulla libertà della ricerca e sull'impatto sulla salute pubblica

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Un silenzio assordante riecheggia nei corridoi del CDC. È il suono della gomma che cancella, del tasto delete che riscrive la realtà per adattarla a chi comanda. Ma non è il capriccio di un regime totalitario, bensì la decisione di un governo che pretende di ridefinire la scienza non sulla base dei dati, ma dell’ideologia.

Un ordine che riscrive la ricerca

I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti hanno ricevuto l’ordine di ritirare tutte le pubblicazioni scientifiche in fase di valutazione presso riviste esterne. Secondo una fonte federale anonima citata da Reuters, l’obiettivo è eliminare riferimenti alle identità di genere non conformi all’ordine esecutivo del presidente Donald Trump che riconosce solo due sessi: maschile e femminile.

L’istruzione, inviata via email dal responsabile scientifico del CDC a tutti i capi divisione, impone la revisione dei manoscritti per rimuovere termini come transgender, LGBT, transessuale, non binario e genere. Nei casi di studi co-autoriali con ricercatori esterni, i membri del CDC sono stati invitati a ritirare il proprio nome dalle pubblicazioni.

L’impatto sulla ricerca e sulla salute pubblica

Non è ancora chiaro quanti studi siano coinvolti, ma molti lavori epidemiologici includono descrizioni demografiche dei soggetti analizzati. Gli esperti di salute pubblica avvertono che eliminare questi riferimenti potrebbe compromettere la capacità di affrontare malattie come l’HIV e le infezioni sessualmente trasmissibili.

Carl Schmid, direttore esecutivo dell’HIV+ Hepatitis Policy Institute, ha espresso forte preoccupazione: “Non possiamo ignorare determinati gruppi di popolazione quando si tratta di prevenire e trattare malattie infettive come l’HIV”.

La reazione delle riviste scientifiche

Redattori di riviste mediche di rilievo, tra cui l’American Journal of Public Health (AJPH), hanno sollevato dubbi sulla legalità della decisione. Alfredo Morabia, direttore dell’AJPH, ha sottolineato che i diritti d’autore degli articoli accettati appartengono alle riviste, impedendo agli autori di modificarli senza consenso. “Un diritto costituzionale è stato cancellato. Come può il governo decidere quali parole una rivista può usare per descrivere una realtà scientifica?”, ha dichiarato.

Cancellazione di dati dal sito del CDC

Oltre al ritiro delle pubblicazioni, il CDC ha rimosso dal proprio sito web statistiche sull’HIV e database che monitorano i comportamenti a rischio per la salute dei giovani, adeguandosi alle direttive dell’amministrazione Trump sull’identità di genere e la diversità.

La decisione ha sollevato allarme tra i professionisti della salute e i difensori dei diritti dei pazienti. L’Association of Health Care Journalists ha inviato una lettera di protesta per la cancellazione di dati essenziali, mentre un gruppo di consulenti del CDC ha chiesto spiegazioni alla direttrice Susan Monares, sollecitando una risposta entro il 7 febbraio. Non è ancora chiaro se tale risposta sia stata fornita.

Quando la scienza diventa scomoda

Si può discutere di politica, economia, perfino di etica. Ma la biologia non si negozia, e l’epidemiologia non si riscrive per decreto. Negare l’esistenza delle identità di genere non conformi non eliminerà le persone che le vivono, ma renderà più difficile proteggerle, curarle e includerle nelle strategie sanitarie.

L’eliminazione di dati dal sito del CDC è una resa incondizionata all’ignoranza. Senza numeri, senza statistiche, senza un punto di riferimento riconosciuto nel mondo della ricerca, chi opera nella sanità pubblica dovrà lavorare con un occhio bendato e una mano legata dietro la schiena. Un disastro annunciato.

In un’epoca in cui la scienza dovrebbe essere più libera e accessibile che mai, assistiamo invece a un’operazione di censura che ricorda le epoche più buie della storia. Si può solo sperare che il buon senso e la realtà dei fatti abbiano la meglio sulla miopia politica.

Un rischio per la trasparenza scientifica

Le azioni del CDC pongono interrogativi fondamentali sulla libertà della ricerca e sulla trasparenza delle informazioni sanitarie. Per le aziende farmaceutiche e i professionisti della salute pubblica, la disponibilità di dati affidabili è essenziale per sviluppare strategie efficaci di prevenzione e trattamento. L’interferenza politica nelle pubblicazioni scientifiche potrebbe minare la fiducia nella ricerca e compromettere la salute di milioni di persone.