Industria farmaceutica, motore dell’economia italiana

L'industria farmaceutica italiana si conferma uno dei settori più dinamici e strategici per l'economia nazionale, caratterizzata da una continua crescita in ricerca e sviluppo, produzione ed esportazioni

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L’Italia è uno dei principali attori nel panorama farmaceutico globale e gioca un ruolo di primo piano nella produzione e nell’esportazione di medicinali e prodotti farmaceutici. Secondo i dati del rapporto Farmindustria 2024, la produzione farmaceutica italiana ha raggiunto un valore di 52 miliardi di euro nel 2023, confermando l’Italia come uno dei paesi leader in Europa, insieme a Germania e Francia.

Classifica dei principali mercati farmaceutici mondiali (%sul totale)

Elaborazione dati da Indicatori farmaceutici 2024

L’innovazione come driver di crescita: il ruolo della ricerca e sviluppo

Nel 2023, le aziende farmaceutiche hanno investito circa 2 miliardi di euro in attività di R&D, il 7% del totale degli investimenti in Italia.

Dal 2018 al 2023 la crescita degli investimenti in R&S è stata di oltre il 20%, dinamica che ha portato a risultati molto importanti, in particolare in alcune aree di specializzazione, quali farmaci biotech e di sintesi chimica, vaccini, plasmaderivati, terapie avanzate, farmaci orfani.

Caratteristiche della R&S farmaceutica in Italia nel 2023

Caratteristiche della R&S farmaceutica in Italia nel 2023Fonte: Indicatori Farmaceutici 2024

Esportazioni in continua crescita: la spinta internazionale

L’industria farmaceutica italiana si è affermata come uno dei settori di punta del Made in Italy, dimostrando una crescita costante e una forte competitività internazionale. Nel 2023, il saldo commerciale estero complessivo ha raggiunto i 11 miliardi di euro; considerando farmaci, vaccini e altri prodotti finiti, il saldo estero sale a circa 17 miliardi di euro.

Questo risultato è frutto di una crescita delle esportazioni farmaceutiche negli ultimi anni superiore a quella media di lungo periodo. Tra il 2021 e il 2023, infatti, l’Italia ha conquistato il primo posto al mondo per crescita in valore delle esportazioni farmaceutiche, superando Stati Uniti e Germania.

Occupazione e formazione: un settore che crea valore

L’importanza del settore è evidente anche nei numeri occupazionali: circa 70.000 addetti lavorano direttamente nell’industria farmaceutica, un numero di occupati che raggiunge i 153.000 considerando anche il fornitori diretti, con una crescita dell’occupazione negli ultimi cinque anni del 9%, a fronte di un dato nazionale medio del 3%.

Dati molto positivi si registrano anche per l’occupazione giovanile: negli ultimi 5 anni gli under35 nella farmaceutica sono cresciuti del 19%; e, complessivamente, circa l’85% degli under35 ha un contratto a tempo indeterminato.

È interessante notare che circa il 90% dei lavoratori del settore ha una laurea o un diploma, un dato che dimostra l’importanza della formazione e delle competenze tecniche in un’industria sempre più orientata all’innovazione. Le aziende del settore investono in programmi di formazione continua per mantenere aggiornate le competenze del personale, con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie e ai cambiamenti regolatori.

Nella farmaceutica, le pari opportunità sono una realtà: il 45% degli addetti del comparto sono donne, a fronte della media del 29% di occupazione femminile nell’industria, spesso con ruoli apicali.

Politiche di welfare nell’industria farmaceutica. Diffusione tra gli addetti, in % sul totale

politiche di welfare nel pharma

Fonte: Indicatori Farmaceutici 2024