Life Science 2025, le previsioni di Ernst & Young

Un ambiente commerciale Usa potenzialmente deregolamentato, una migliore situazione economica e un maggiore accesso al capitale offrono un inizio promettente per il 2025

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Si preannuncia un anno di distensione per il settore delle life science.

Secondo gli analisti di Ernst & Young, il 2025 dovrebbe essere caratterizzato da un rinnovato ottimismo grazie alla riduzione del costo del capitale, all’adozione di tecnologie innovative e a un’accelerazione nelle operazioni di fusione e acquisizione (M&A).

Tuttavia, il quadro politico e normativo negli Stati Uniti è incerto e se da un lato potrà favorire l’attività delle aziende del settore, dall’altro potrebbe porre sfide significative, rendendo necessarie strategie mirate per garantire una crescita sostenibile.

M&A

Con il calo dei tassi d’interesse e la necessità di rinnovare il portafoglio prodotti prima del 2028 – anno in cui molte esclusive brevettuali scadranno – molte società del settore stanno prevedendo operazioni di partnership, fusioni e acquisizioni, motivo per cui gli analisti sono propensi a credere che quest’anno le operazioni M&A vedranno una crescita.

In gioco ci sono 300 miliardi di brevetti in scadenza che stanno mettendo pressione su molte big del pharma. Se la discesa dei tassi di interesse dovesse continuare, potrebbero verificarsi alcune grandi operazioni, anche se probabilmente il mercato continuerà a essere dominato da acquisizioni più strategiche e mirate.

Le aziende del settore delle scienze della vita che implementano la resilienza nel loro modello operativo sono meno colpite dalle flessioni e dalle perturbazioni del mercato”.

Enrst & Young

L’effetto Trump

L’assetto politico statunitense sta attraversando profondi cambiamenti, con impatti significativi sul settore farmaceutico. L’amministrazione repubblicana potrebbe favorire la crescita attraverso riduzioni fiscali e una minore regolamentazione, in particolare per quanto riguarda la Federal trade commission (Ftc) e all’Inflation reduction act (Ira).

La Ftc è l’agenzia governativa statunitense che si occupa della regolamentazione della concorrenza e della protezione dei consumatori. Nel contesto del settore farmaceutico ha spesso supervisionato fusioni e acquisizioni per evitare posizioni di monopolio e ha imposto limiti a pratiche anticoncorrenziali, come alcuni accordi per ritardare l’ingresso di farmaci generici sul mercato. Una minore regolamentazione sotto l’amministrazione repubblicana potrebbe facilitare operazioni di M&A senza le restrizioni precedenti.

L’Ira è la legge statunitense da quasi 400 miliardi entrata in vigore nel 2022 che ha tra i suoi obiettivi la riduzione dei costi dei farmaci per i consumatori. Uno degli elementi più rilevanti a questo riguardo è la possibilità per il governo degli Stati Uniti di negoziare direttamente i prezzi di alcuni farmaci con le aziende produttrici, una misura che potrebbe ridurre i margini di profitto delle case farmaceutiche. La nuova amministrazione potrebbe voler intervenire per favorire un contesto più vantaggioso per le aziende del settore.

Comunque, anche se l’Ira venisse parzialmente annullata, la riforma dei prezzi dei farmaci resterebbe in gioco. Ad esempio, durante il suo primo mandato, il presidente Trump ha proposto una serie di meccanismi di determinazione dei prezzi diversi, e potrebbe ora renderli operativi. Inoltre, l’introduzione di possibili dazi sulle importazioni dalla Cina, del 25% su quelle dal Messico e dal Canada, e del 10%-20% su altri mercati potrebbe gravare pesantemente sui costi della supply chain farmaceutica, incidendo su ingredienti farmaceutici attivi, intermedi e packaging.

AI generativa

Le aziende del settore stanno accelerando l’adozione di nuove tecnologie per migliorare l’efficienza e ridurre i costi operativi. L’Intelligenza artificiale generativa (GenAI) è destinata a giocare un ruolo chiave, con applicazioni sempre più specifiche per la commercializzazione, la ricerca e sviluppo, e l’ottimizzazione della supply chain.

Sempre più spesso i dati e le nuove tecnologie sono fili conduttori di tutte le aree di un’azienda di successo”. Per rimanere competitive, le aziende dovranno però investire nell’upskilling della forza lavoro e nell’assunzione di nuovi talenti specializzati in AI.

Enrst & Young

Resilienza finanziaria

In un contesto di incertezza economica e geopolitica, la resilienza finanziaria e operativa diventa essenziale. Le aziende devono concentrarsi sulla previsione delle vendite, l’ottimizzazione del capitale e il rafforzamento della struttura organizzativa per mitigare l’impatto di eventuali crisi.

Parallelamente, le strategie fiscali dovranno adattarsi alle nuove tariffe e politiche commerciali, favorendo l’approvvigionamento domestico e pianificando con attenzione l’origine dei prodotti per minimizzare i costi legati ai dazi.