Con un fabbisogno stimato di 40 miliardi di euro per raggiungere i livelli medi di spesa sanitaria in Europa, il sistema sanitario italiano si trova a un bivio. Il Rapporto OASI Bocconi 2024, presentato il 3 dicembre 2024 presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano, analizza i principali nodi da affrontare: gestione delle liste d’attesa, riduzione delle disuguaglianze territoriali e riforme organizzative.
Un sistema in difficoltà: i dati del Rapporto OASI 2024
La sanità italiana, pur restando uno dei pochi sistemi universalistici in Europa, mostra segnali di criticità crescenti. Il Rapporto OASI 2024 dell’Università Bocconi evidenzia un quadro preoccupante: il fabbisogno di spesa sanitaria pubblica dovrebbe aumentare di 40 miliardi di euro per raggiungere la media europea, pari a circa il 9% del PIL. Attualmente, l’Italia si attesta al 6,8%, una percentuale insufficiente a garantire l’equità e la sostenibilità del sistema.
Le sfide principali
1. Liste d’attesa insostenibili:
Un tema centrale è la gestione delle liste d’attesa, aggravate dalla pandemia. Nonostante alcuni interventi regionali, i tempi per prestazioni essenziali come esami diagnostici e interventi chirurgici rimangono critici, spingendo molti cittadini verso il settore privato.
2. Disuguaglianze territoriali:
Il Rapporto sottolinea profonde disparità tra Nord e Sud. Regioni come la Lombardia investono mediamente più risorse e offrono una maggiore qualità dei servizi rispetto a regioni meridionali, dove l’accesso alle cure risulta spesso limitato.
3. Personale sanitario in crisi:
La carenza di medici e infermieri è un problema strutturale. Gli operatori sanitari italiani sono tra i meno numerosi in Europa in rapporto alla popolazione, con carichi di lavoro crescenti e un’insoddisfazione diffusa.
Le proposte del Rapporto OASI
Per affrontare queste sfide, il Rapporto propone un piano articolato basato su tre direttrici principali:
1. Aumento degli investimenti pubblici:
Incrementare la spesa sanitaria pubblica al livello medio europeo è fondamentale per garantire la sostenibilità del sistema. Questo passaggio richiede un impegno politico deciso e una revisione delle priorità di bilancio.
2. Riforme organizzative:
Ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici, digitalizzare i processi sanitari e rafforzare la medicina territoriale sono azioni imprescindibili per migliorare l’efficienza e l’accesso alle cure.
3. Valorizzazione del personale sanitario:
Occorre investire nella formazione e nel benessere degli operatori sanitari, offrendo percorsi di carriera chiari, incentivi economici e una maggiore protezione contro i rischi di burnout.
Sanità pubblica vs. privata: un equilibrio da rivedere
Un aspetto critico riguarda il crescente peso del settore privato, che nel 2023 ha raggiunto una spesa di 44 miliardi di euro, pari al 25% della spesa sanitaria totale. Questo trend rischia di compromettere il principio universalistico, spingendo sempre più cittadini verso soluzioni a pagamento per bypassare le carenze del pubblico.
Un bivio per il sistema sanitario italiano
Il Rapporto OASI Bocconi 2024 rappresenta un campanello d’allarme per il sistema sanitario italiano. Senza un piano strutturale di investimenti e riforme, il rischio è di vedere aumentare le disuguaglianze, compromettere l’accessibilità alle cure e mettere in crisi la sostenibilità del sistema universalistico.
Con i fondi del PNRR e una maggiore consapevolezza politica, è possibile tracciare una strada verso una sanità più equa e resiliente. Ma il momento di agire è ora.