Nel cuore del Mugello nasce il nuovo stabilimento Marchesini

0
35

DALLE AZIENDE

A Barberino di Mugello Marchesini Group inaugura il nuovo stabilimento Neri: 4.300 mq completamente elettrici e fotovoltaici dedicati alla produzione di etichettatrici per il settore farmaceutico e cosmetico. Un progetto che intreccia manifattura, intelligenza artificiale e identità territoriale, simbolo di una visione industriale che guarda al futuro senza rinunciare alle radici.

Un nuovo tassello nella “Packaging Valley” italiana

Sabato 18 ottobre, nella cornice collinare di Barberino di Mugello, Marchesini Group ha inaugurato il nuovo stabilimento “Neri”, un investimento da 12 milioni di euro che aggiunge 4.300 metri quadrati alla già ampia area industriale toscana del Gruppo. L’edificio, alimentato interamente da energia elettrica e fotovoltaica, ospita 2.500 mq di officina e 1.800 mq destinati a uffici e ristorante aziendale. È il segno tangibile di una strategia che punta su un’Italia manifatturiera innovativa, radicata nei territori e proiettata sui mercati globali.

“Siamo un gruppo internazionale, ma la nostra forza continua a risiedere nei territori dove nascono le idee, le macchine, le competenze. La manifattura è cultura: un linguaggio con cui generazioni hanno espresso intelligenza e creatività” – Maurizio Marchesini, presidente del Gruppo e vicepresidente di Confindustria

Le parole di Marchesini delineano il senso profondo dell’operazione: lo stabilimento non come semplice luogo produttivo, ma come nodo vitale di un ecosistema fatto di università, ricerca e comunità locali.

L’alleanza tra impresa e territorio

Il legame con Barberino di Mugello, sottolineato anche dalla sindaca Sara Di Maio, è destinato a rafforzarsi: “L’ampliamento di un’azienda così radicata è un segnale di fiducia nel nostro territorio, che è insieme fragile e strategico. Significa sviluppo, nuovi posti di lavoro e la possibilità di attrarre giovani e risorse in un’area interna come la nostra”.

Il nuovo polo impiega oggi oltre 200 collaboratori e prevede un incremento del 20% nei prossimi anni, con l’obiettivo di attrarre profili tecnici e ingegneristici.

“Gli ordini continuano a crescere e la domanda di sistemi di visione e controllo all’avanguardia è in forte aumento. Abbiamo pensato di espandere la capacità produttiva e riorganizzare gli spazi di lavoro anche per accogliere nuovi talenti. Il contatto con università e territorio è imprescindibile”. – Valerio Soli, amministratore delegato

Dal garage di Pianoro al mondo

Fondata nel 1974 da Massimo Marchesini, che costruì la prima astucciatrice nel suo garage di Pianoro, l’azienda è oggi una multinazionale con oltre 3.000 collaboratori, di cui il 90% in Italia. Con un fatturato 2024 di oltre 600 milioni di euro e una presenza in 116 Paesi, Marchesini Group rappresenta uno dei poli di eccellenza della “Packaging Valley” emiliano-romagnola, ma anche un protagonista industriale radicato in Toscana.

Oltre a Barberino, la regione ospita altri stabilimenti strategici: Corima a Monteriggioni, specializzata in tecnologie asettiche per vaccini e antitumorali; Arredomec e FVM, che realizzano isolatori e componentistica per il settore farmaceutico; e Vibrotech, azienda partecipata con sede in provincia di Pisa dedicata ai sistemi di alimentazione e orientamento. Complessivamente, il Gruppo impiega in Toscana 430 persone, in strutture iper-specializzate che coprono tutta la filiera del confezionamento.

Neri, una storia toscana di tecnologia e design

Il marchio Neri nasce a Firenze negli anni ’70 come produttore di macchine per il lavaggio e la sterilizzazione di bottiglie. Acquisito completamente da Marchesini nel 2008, è oggi leader nella progettazione e costruzione di etichettatrici per prodotti farmaceutici e cosmetici: fiale, ampolle, astucci, mascara, rossetti, flaconi di ogni forma e dimensione. Nello stabilimento di Barberino si realizzano mediamente 160 macchine all’anno, destinate a mercati globali che richiedono precisione, velocità e tracciabilità sempre più spinte.

La sfida dei prossimi anni, spiega Soli, sarà quella dell’intelligenza artificiale: sistemi di visione capaci di verificare etichette e confezioni in tempo reale, garantendo standard qualitativi in linea con le nuove normative farmaceutiche e cosmetiche internazionali.

Arte, scienza e innovazione: l’inaugurazione come esperienza

L’inaugurazione non è stata una cerimonia convenzionale. Oltre mille persone – tra collaboratori, istituzioni e ospiti provenienti da tutte le sedi del Gruppo – sono state accolte in un evento che ha unito tecnologia, musica e memoria.
Nelle nuove sale del capannone, accompagnati dalle note di un pianoforte, un tenore, un soprano e un coro in costumi originali del Teatro La Fenice di Venezia hanno interpretato arie di Puccini e Verdi, mentre Dante Alighieri, Leonardo da Vinci e Caterina de’ Medici “riapparivano” sugli schermi grazie all’intelligenza artificiale, per raccontare il legame profondo tra tradizione e innovazione.

A chiudere la giornata, lo svelamento di un murales realizzato dai giovani artisti di Kogitans, che celebra la genialità toscana con i volti di Galileo, Leonardo, Dante e Rita Levi Montalcini: un omaggio visivo ai valori di eccellenza e lungimiranza che definiscono la cultura industriale del Gruppo.

Una manifattura che guarda al futuro

“Difendere la produzione in Italia, svilupparla e farla crescere senza delocalizzare competenze e valore”: così si legge nel messaggio inviato dal ministro del Lavoro Marina Calderone, che ha voluto sottolineare il significato nazionale dell’investimento di Marchesini. Competere globalmente senza rinunciare alla propria identità industriale, ha detto il ministro, “è la via maestra per un futuro sostenibile dell’impresa italiana“.

Nel Mugello, questa visione prende forma concreta: in un edificio che combina efficienza energetica e bellezza architettonica, ma soprattutto in un progetto umano e culturale che trasforma la manifattura in racconto, in comunità e in speranza per una nuova generazione di tecnici, ingegneri e innovatori.