I produttori promuovono l’equità delle vaccinazioni COVID-19 e descrivono 5 azioni per incrementare la produzione di vaccini e la condivisione delle dosi.
In particolare, le Federazioni internazionali delle imprese del farmaco
- BIO (Biotechnology Innovation Organization),
- EFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations),
- IFPMA (International Federation of Pharmaceutical Manufacturers and Associations),
- PhRMA (Pharmaceutical Research and Manufacturers of America),
- ABPI (Association of the British Pharmaceutical Industry),
- ICBA (International Council of Biotechnology Associations),
- VE (Vaccines Europe)
hanno emesso il comunicato stampa dal titolo: “Cinque passi per promuovere subito l’equità nei vaccini COVID-19”:
I produttori di vaccini innovativi e le imprese biotech sono in prima linea nello sviluppo e nella produzione di vaccini per COVID-19. Secondo i dati Airfinity di maggio 2021, infatti, oltre 200 sperimentazioni cliniche e quasi 300 collaborazioni tra produttori di tutto il mondo hanno consentito in pochi mesi l’aumento della produzione da zero a 2,2 miliardi di dosi di vaccini COVID-19, con la stima di 11 miliardi di dosi entro la fine del 2021. Questa quantità sarebbe sufficiente a vaccinare la popolazione adulta di tutto il mondo.
Purtroppo, i vaccini contro COVID-19 non stiano raggiungendo tutte le popolazioni del mondo.
Produttori, governi e organizzazioni non governative dovrebbero lavorare insieme per compiere i passi urgenti per affrontare questa diseguaglianza.
Cinque azioni per promuovere l’equità delle vaccinazioni COVID-19
Azioni immediate devono focalizzarsi sull’incremento della condivisione responsabile delle dosi e sulla massimizzazione della produzione senza compromettere qualità e sicurezza.
A questo fine, i produttori di vaccini innovativi e le imprese biotech si impegnano a:
Aumentare la condivisione delle dosi
- Lavorare con quei governi che dispongono di importanti scorte interne di vaccini COVID-19 perché condividano porzioni significative delle loro dosi con paesi a reddito basso e medio-basso, in modo responsabile e tempestivo, attraverso COVAX o altri canali consolidati ed efficienti;
- Fare ogni sforzo per rendere disponibili a paesi a reddito basso e medio-basso, attraverso COVAX o altri canali consolidati ed efficienti, ulteriori dosi di vaccini COVID-19 non ancora assegnate.
Proseguire nell’ottimizzazione della produzione
- Fare ogni sforzo per massimizzare la produzione di vaccini COVID-19 senza compromettere qualità e sicurezza, anche attraverso collaborazioni con partner che possano produrre quantità di rilievo;
- Lavorare con governi e fornitori di materie prime e componenti per stabilire come facilitare rapidamente e in sicurezza il necessario aumento di produzione di vaccini COVID-19.
Evidenziare le barriere commerciali da eliminare
- Indentificare le barriere commerciali che bloccano le forniture di materiali essenziali e sostenere gli sforzi della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) per la creazione di una piattaforma indipendente che identifichi e affronti i gap di queste forniture e faciliti le collaborazioni volontarie per infialamento e confezionamento attraverso la nuova COVAX Supply Chain and Manufacturing Task Force;
- Sollecitare i governi, in coordinamento con l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, a eliminare tutte le barriere commerciali e regolatorie all’export e a adottare politiche che facilitino e velocizzino le forniture trans-frontaliere di materie prime chiave, di materiali essenziali alla produzione assieme alla movimentazione prioritaria di forza-lavoro necessaria per la produzione di vaccini COVID-19.
Sostenere la preparazione a livello nazionale
- Collaborare con i governi per assicurare che siano pronti e in grado di distribuire le dosi disponibili entro la scadenza;
- Contenere i rischi riguardo produzione e distribuzione di altri vaccini che restano essenziali per la salute pubblica globale.
Dare ulteriore impulso all’innovazione
- Rendere prioritario lo sviluppo di nuovi vaccini contro COVID-19, compresi quelli efficaci contro le varianti problematiche;
- Sollecitare i governi a garantire l’accesso a qualunque variante di SARS-CoV-2 (es. campioni e sequenze) per sostenere lo sviluppo di nuovi vaccini e terapie.
Dichiarazione del presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, sull’equità delle vaccinazioni COVID-19
Massimo Scaccabarozzi sottolinea che i traguardi raggiungibili nella vaccinazione COVID-19 sono stati possibili grazie soprattutto alla collaborazione tra i vari attori della Sanità in Italia, a cominciare dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, e a livello internazionale nella ricerca e nei processi regolatori. «E anche grazie alla proprietà intellettuale – aggiunge Scaccabarozzi. – Senza la spinta agli investimenti garantita dai brevetti, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale. E la loro esistenza non ha impedito le necessarie collaborazioni tra imprese per aumentare al massimo la capacità produttiva.
Come è stato ricordato recentemente dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la produzione di vaccini è molto complessa e non facilmente replicabile. La liberalizzazione dei brevetti non è quindi la soluzione. E oltretutto crea un disincentivo agli investimenti a danno delle cure.
La strada da intraprendere, lo ha sottolineato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, è quella di una crescente partnership per attrarre sempre nuovi investimenti, perseguire il trasferimento tecnologico e porre le basi di un Polo di ricerca per farmaci e vaccini pubblico-privato che consenta all’Italia e all’Europa di dare un contributo ancora più forte alla produzione di vaccini.
Ora è il momento di fare un deciso scatto in avanti. E i 5 step per garantire maggiore equità (1. aumentare la condivisione delle dosi, 2. ottimizzare la produzione, 3. eliminare le barriere commerciali, 4. sostenere la distribuzione nei Paesi a basso e medio reddito, 5. sviluppare nuovi vaccini e terapie) suggeriti dalle Federazioni internazionali delle imprese biofarmaceutiche vanno in quella direzione. Siamo pronti a dare il nostro contributo e a fare la nostra parte al fianco di cittadini e Istituzioni».