Non è più tempo di esperimenti. Per IMA, l’Intelligenza Artificiale rappresenta una direzione strategica chiara e operativa, una traiettoria di lungo corso che oggi prende la forma concreta di due nuovi centri di competenza: IMA AI LAB ed Embedded Data Machines. Due strutture nate all’interno della Direzione Ricerca e Innovazione del Gruppo, con un compito ambizioso ma perfettamente coerente con l’identità di IMA: trasformare l’AI in valore industriale tangibile.
L’iniziativa rappresenta un salto di qualità rispetto agli sforzi già in corso. Se finora l’intelligenza artificiale era parte di progetti specifici, oggi l’intento è di centralizzare, potenziare e sistematizzare le competenze sviluppate, per renderle accessibili e scalabili lungo tutte le direttrici di applicazione.
L’AI nei processi industriali: concretezza prima di tutto
Il cuore della strategia è pragmatico. Le tecnologie di AI non devono essere una sovrastruttura: devono migliorare, semplificare, ottimizzare. In questa logica, i due nuovi enti lavoreranno in sinergia per portare l’intelligenza artificiale all’interno delle macchine, degli impianti e dei processi del Gruppo, con un focus particolare su:
- Funzionalità intelligenti integrate: le macchine IMA potranno contare su moduli software capaci di adattarsi dinamicamente ai contesti produttivi, ottimizzando parametri operativi e riducendo sprechi o interruzioni.
- Analisi avanzata dei dati: l’infrastruttura AI sarà in grado di raccogliere, interpretare e correlare dati in tempo reale, generando insight utili alla manutenzione predittiva e al miglioramento continuo delle performance.
- Troubleshooting evoluto: forse l’area più rivoluzionaria. Grazie ad algoritmi avanzati, IMA punta a dotare i propri sistemi di una capacità proattiva di diagnosi e intervento su anomalie, anticipando i problemi prima ancora che si verifichino.
- Supporto tecnico potenziato: tecnologie AI-based saranno applicate anche ai sistemi di assistenza, per offrire ai clienti strumenti intelligenti e personalizzati in grado di ridurre drasticamente i tempi di fermo e di intervento.
“L’AI deve servire il lavoro, non complicarlo”
“L’Intelligenza Artificiale per IMA non è un esperimento, ma una direzione precisa – dichiara Dario Rea, Direttore Ricerca e Innovazione del Gruppo –. Abbiamo deciso di strutturare le nostre competenze per accelerare lo sviluppo di soluzioni che migliorano le performance, l’affidabilità e il servizio delle nostre tecnologie.”
È un approccio multidimensionale, che guarda alla connettività, all’automazione, alla formazione e al supporto tecnico, ma con un principio guida ineludibile: l’AI deve essere responsabile, trasparente, utile. Non fine a sé stessa, ma alleata concreta della produttività.
Rea sottolinea anche l’importanza dell’usabilità: “L’AI deve servire il lavoro, non complicarlo. Deve generare valore, non sovrastrutture. Deve essere responsabile, utile e trasparente”.
Una visione evolutiva, non solo tecnologica
Nel mondo farmaceutico – altamente regolamentato, ad alta intensità tecnologica e con margini operativi sempre più ridotti – ogni miglioramento incrementale nella gestione predittiva, nella riduzione dei fermi macchina o nella qualità dei dati raccolti può fare la differenza. E proprio in questo contesto, l’iniziativa di IMA si colloca in modo lungimirante: non come fornitore di tecnologie, ma come partner di innovazione continua per i propri clienti.
La creazione dell’IMA AI LAB e di Embedded Data Machines non è solo una mossa organizzativa. È la testimonianza di una cultura d’impresa che sa ascoltare i segnali del futuro e tradurli in soluzioni immediate, concrete, scalabili. Un futuro in cui l’intelligenza artificiale non sostituisce l’ingegno umano, ma lo amplifica. E in cui ogni macchina è una finestra aperta sulla conoscenza, non un meccanismo chiuso.