Il pharma italiano è tradizionalmente votato al mercato estero, realizzando fuori dall’Italia più del 70% delle vendite. Nel 2022, l’industria ha registrato un record nelle esportazioni, con una crescita superiore al 44% e un saldo estero attivo di 67 miliardi di euro.
Negli ultimi anni, l’export italiano nel settore farmaceutico è cresciuto a un ritmo più veloce rispetto alla media europea, a dimostrazione di una domanda sostenuta per i nostri prodotti.
Tuttavia, più del 50% del fatturato è stato realizzato all’interno del mercato dell’Unione Europea, una dipendenza da un unico mercato che sta inducendo molte aziende ad allargare i propri orizzonti rivolgendosi ad esempio ai Paesi emergenti.
O forse, anche molto più in là, come immagina Mario Addis nella sua pharma novel.