Le nuove GMP OMS sugli eccipienti ridisegnano la filiera

L’OMS ha aggiornato le Good Manufacturing Practices per gli eccipienti, introducendo principi avanzati di gestione della qualità, risk assessment e approccio per ciclo di vita. Non vincolanti in Europa, le nuove linee guida restano un riferimento utile nella qualificazione dei fornitori globali

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Gli eccipienti farmaceutici, sebbene privi di attività terapeutica diretta, svolgono ruoli critici in ogni formulazione: stabilizzano, veicolano, conservano. Tuttavia, sono spesso al margine dell’attenzione regolatoria, nonostante scandali legati a impurezze o contaminazioni abbiano avuto conseguenze anche letali.

Con la pubblicazione del nuovo documento WHO Good Manufacturing Practices for Excipients Used in Pharmaceutical Products (TRS 1060, Annex 3, 2025), l’OMS aggiorna le sue linee guida sulle GMP per eccipienti, a distanza di oltre vent’anni dal testo precedente. Il nuovo impianto promuove un approccio più strutturato alla qualità, ispirato ai principi ICH e basato su risk management, audit, miglioramento continuo e qualificazione dei fornitori.

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Che cosa cambia

Le nuove GMP OMS estendono l’applicabilità della qualità oltre la produzione, includendo:

  • Sistema di qualità documentato e tracciabile
  • Analisi del rischio applicata alla produzione, supply chain, ambienti e utilities
  • Maggiore controllo delle impurezze, inclusi residui di solventi, contaminanti ambientali, e nitrosammine
  • Qualifica e auditing dei fornitori
  • Controllo dei processi di reworking e reprocessing
  • Vigilanza sull’uso di materie prime, acqua, aria compressa, materiali di confezionamento

Particolare enfasi è posta sul rischio di contaminazioni crociate, sulla gestione documentale e sull’adeguatezza delle infrastrutture (HVAC, layout, flussi separati, segregazione).

E in Europa?

Va chiarito: le GMP OMS non hanno valore legale nell’Unione Europea. Le aziende farmaceutiche europee sono vincolate alle GMP EU (Direttiva 2003/94/CE, Regolamento 1252/2014, e linee guida EMA). Tuttavia, le GMP OMS hanno un ruolo complementare in almeno tre ambiti:

  1. Qualifica dei fornitori globali – Utili per valutare produttori di eccipienti in Paesi extra-UE dove le GMP OMS sono lo standard adottato da autorità nazionali.
  2. Procurement internazionale – Richieste come prerequisito da enti come OMS, UNICEF, Global Fund.
  3. Due diligence documentale – Spesso adottate come standard tecnico in audit iniziali o in assenza di altre evidenze documentate.

In sostanza, le aziende europee non sono tenute a seguire le GMP OMS, ma farebbero bene a conoscerle, specie quando acquistano eccipienti da Paesi in via di sviluppo.

Un’alleata tecnica, non un vincolo normativo

Il documento si inserisce nella cornice della “prequalificazione” OMS, cioè l’insieme di standard e controlli messi in atto dall’Organizzazione per garantire che i medicinali e le materie prime utilizzate nei programmi sanitari internazionali siano sicuri ed efficaci. Anche se non è normativamente vincolante per le aziende UE, rappresenta un benchmark importante, soprattutto quando si tratta di garantire la qualità lungo una supply chain complessa e globalizzata.

Una risorsa preziosa

Le nuove GMP OMS per eccipienti non modificano l’assetto regolatorio europeo, ma rappresentano una risorsa preziosa per rafforzare le pratiche di qualità e sicurezza nei rapporti con i fornitori internazionali. In un mondo dove la filiera è sempre più frammentata e interconnessa, anche ciò che non è obbligatorio può fare la differenza.