PDA Italy Chapter ha annunciato i vincitori dei primi PDA Student Awards durante la conferenza annuale del 2023 a Milano. La partecipazione al bando ha visto coinvolti studenti di chimica, farmacia, biotecnologia farmaceutica e discipline correlate.
Una delle vincitrici del premio per la migliore tesi è Immacolata Russo, che ha conseguito la Laurea Magistrale in Farmacia Chimica e Industriale presso l’Università degli Studi di Chieti con una tesi dal titolo Rilevazione di endotossine in farmaci iniettabili costituiti da nanoparticelle lipidiche e basso effetto di recupero di endotossine.
Il contributo è stato considerato rilevante per il campo multidisciplinare dei prodotti farmaceutici parenterali poiché i nanocarrier e le nanoparticelle lipidiche caricate positivamente possono interagire con le endotossine, causando risultati falsi negativi o falsi positivi. Pertanto, la necessità di definire protocolli ad hoc ed eseguire esperimenti per indagare questo fenomeno è cruciale per garantire la sicurezza di prodotti farmaceutici complessi.
Abstract
Nell’ambito del controllo qualità di tipo microbiologico di iniettabili sterili vengono effettuati test di sterilità e contaminazione endotossinica, in quanto le endotossine sono tra i pirogeni più pericolosi per la vita del paziente. Le metodiche più usate per la rilevazione di endotossine sono quelle che sfruttano il lisato di amebociti di un particolare granchio denominato Limulus Polyphemus (LAL o Limulus Amebocyte Lysate), nello specifico la metodologia del cinetico turbidimetrico che misura il tempo necessario alla soluzione campione/lisato per raggiungere una determinata torbidità sviluppata a seguito della reazione tra l’endotossina e il LAL. Nel caso di farmaci costituito da nanoparticelle lipidiche che inglobano l’endotossina è necessario, prima di effettuare l’analisi, eseguire un pretrattamento che permette di liberarla e farla reagire con il LAL.
Recentemente è stato scoperto un effetto di riduzione del recupero di endotossina addizionata ad un prodotto non diluito (effetto LER o Low Endotoxin Recovery). Tale effetto è dato da particolari formulazioni contenenti agenti chelanti e tensioattivi ionici che possono causare falsi negativi nelle analisi di rilascio; per questo motivo vengono eseguiti studi di Holding Time. Questi ultimi consistono nell’addizionare un quantitativo noto di endotossina al prodotto non diluito ed analizzarlo a vari check point con lo scopo di verificare se la formulazione maschera l’endotossina presente rendendone impossibile la rilevazione. Se il recupero ai vari check point rientra nel range stabilito da linee guida e, dunque, non si verifica effetto LER, il prodotto può essere testato in routine con la sicurezza che un risultato negativo non sarà dato da un mascheramento dell’endotossina da parte della formulazione ma da un’effettiva assenza; questo permette di garantire la sicurezza del farmaco e di conseguenza della salute del paziente. L’effetto LER caratterizzante la formulazione oggetto dello studio di Holding Time della tesi è stato superato diluendo il campione in una soluzione di magnesio solfato.