Il nuovo ordine economico e il futuro del lavoro farmaceutico

La rielezione di Donald Trump e il ritorno del protezionismo stanno ridefinendo il mercato del lavoro farmaceutico. Il settore si trova di fronte a sfide cruciali: il reshoring della produzione, la carenza di manodopera qualificata, la digitalizzazione e la necessità di garantire sicurezza e diritti ai lavoratori. In questo contesto, le aziende che sapranno investire in innovazione e formazione continueranno a crescere, mentre chi non si adatterà rischia di essere marginalizzato

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La rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca segna un nuovo spartiacque per l’economia globale e il mondo del lavoro. Il ritorno del protezionismo americano, il rafforzamento della competizione con la Cina e il possibile disimpegno degli Stati Uniti da accordi commerciali multilaterali stanno ridefinendo i rapporti di forza internazionali.

L’industria farmaceutica, settore chiave tra innovazione, regolamentazione e geopolitica, deve affrontare una trasformazione radicale. La sicurezza degli approvvigionamenti, il reshoring della produzione, l’evoluzione delle competenze professionali e la ridefinizione dei diritti dei lavoratori saranno i temi dominanti per il futuro del comparto.

Reshoring e sicurezza delle forniture

Secondo il report The Future of Jobs 2023 del World Economic Forum, il 23% delle aziende manifatturiere globali sta già pianificando il reshoring o il nearshoring per ridurre la dipendenza dai fornitori asiatici. Per anni, il settore farmaceutico ha affidato la produzione di principi attivi a Cina e India, ma la pandemia ha evidenziato la fragilità di questo modello.

Il Reshoring Index di Kearney segnala che nel 2023 il 17% della produzione farmaceutica è stata rilocalizzata negli Stati Uniti. Con il ritorno di Trump e una politica industriale più aggressiva, il trend potrebbe intensificarsi.

Nuove competenze per un mercato del lavoro in evoluzione

Il reshoring avrà effetti diretti sul mercato del lavoro: aumenterà la richiesta di ingegneri di processo, tecnici specializzati e operatori qualificati. Tuttavia, la sostenibilità economica della produzione locale, più costosa, rappresenta una sfida. L’Annual Industry Report di Deloitte evidenzia che il 72% dei dirigenti del settore farmaceutico considera il costo della manodopera un ostacolo al reshoring, mentre il 64% segnala una carenza di lavoratori qualificati.

Digitalizzazione e automazione: la nuova rivoluzione industriale

Parallelamente, la digitalizzazione sta trasformando il settore. Secondo l’European Skills Index 2023 della Commissione Europea, il farmaceutico è tra i comparti che dipenderanno maggiormente dall’intelligenza artificiale, dall’automazione e dall’analisi predittiva.

L’AI sta rivoluzionando il controllo qualità, l’analisi dei dati clinici e la gestione della supply chain. Di conseguenza, la formazione continua diventerà essenziale: secondo l’OCSE, il 47% dei lavoratori del settore dovrà aggiornare le proprie competenze entro il 2030 per restare competitivo.

Sicurezza e diritti dei lavoratori

Il ritorno della produzione in Europa e negli Stati Uniti solleva anche il tema della sicurezza sul lavoro. Secondo l’Occupational Safety and Health Report 2024, il settore farmaceutico presenta rischi significativi legati all’esposizione a sostanze chimiche pericolose e ai processi automatizzati. Sarà fondamentale potenziare le misure di sicurezza e promuovere una cultura della prevenzione.

Il rischio della precarizzazione del lavoro

La precarizzazione del lavoro resta una minaccia concreta. Il rapporto Pharma Workforce Trends 2024 di McKinsey mostra che il 38% delle aziende farmaceutiche sta esternalizzando funzioni critiche per ridurre i costi, aumentando la flessibilità ma riducendo la stabilità dell’occupazione.

Parallelamente, il settore sta cambiando i propri modelli organizzativi. Le gerarchie verticali stanno lasciando spazio a strutture più orizzontali e agili. Tuttavia, un’indagine PwC 2024 rivela che il 56% dei manager considera la gestione della responsabilità all’interno di team orizzontali una delle principali criticità.

L’opportunità dei mercati emergenti

Mentre l’Occidente cerca di ridurre la dipendenza dall’Asia, il futuro del farmaceutico si gioca nei mercati emergenti. L’Africa subsahariana, con la sua rapida crescita demografica, è un mercato strategico. Tuttavia, la mancanza di infrastrutture e la concorrenza aggressiva di Cina e India mettono a rischio il ruolo delle aziende occidentali.

Secondo il Global Health and Pharma Report 2024, il mercato farmaceutico africano crescerà del 10% annuo fino al 2030, ma solo il 15% delle aziende europee ha una strategia chiara per penetrare questi mercati.

La necessità di cambiare

L’industria farmaceutica si trova in un momento di trasformazione epocale. Il reshoring, la digitalizzazione e la ridefinizione delle catene di fornitura stanno cambiando il mercato del lavoro. Le imprese che sapranno investire in capitale umano, sicurezza e formazione saranno le protagoniste del futuro. Per chi non saprà adattarsi, il rischio di marginalizzazione non sarà più un’ipotesi, ma una certezza.