Il 27 novembre 2020 ha preso l’avvio il “Milano Life Sciences Forum 2020”, l’appuntamento annuale di Assolombarda dedicato alle Scienze della Vita, con il primo di tre appuntamenti su “Il ruolo della Filiera Life Sciences per il futuro dell’Italia”.
Il nuovo Rapporto sulla Filiera Life Sciences analizza il contributo del settore all’economia regionale e nazionale, mettendo a confronto la Lombardia con l’Italia e con alcune regioni benchmark europee come Baden-Württemberg, Cataluña e Île de France, che presentano strutture economiche simili. Il rapporto è stato realizzato dal Centro Studi di Assolombarda col supporto del Cergas-Bocconi nonché delle associazioni di settore AIOP, Confindustria Dispositivi Medici, Farmindustria, Cluster lombardo scienze della vita, Federchimica e Federchimica-Assobiotec.
Il valore del settore Life Science in Italia e in Lombardia
In Italia la filiera Life Science nel 2018 somma un valore della produzione di 225 miliardi di euro, un valore aggiunto di 100 miliardi e 1,8 milioni di posti di lavoro.
Sul territorio lombardo, nello stesso anno, la filiera ha generato un valore della produzione pari a 71 miliardi di euro, un valore aggiunto di oltre 25 miliardi di euro, con 335mila addetti. Considerando anche l’indotto, il valore aggiunto complessivo attivato supera i 50 miliardi di euro e rappresenta il 12,8% del PIL regionale (incidenza in crescita di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2014), mentre a livello nazionale corrisponde al 10%.
Si tratta di un settore di specializzazione particolarmente rilevante per l’economia italiana e nel quale la Lombardia si conferma hub nazionale, dal momento che qui si registrano:
- il 32% del valore della produzione,
- il 26% del valore aggiunto,
- il 20% di addetti della filiera Life Science nazionale
a fronte di una popolazione regionale che incide per il 17% e di un PIL pari al 22% di quello italiano.
La Lombardia si conferma non solo la regione con la filiera Life Science più sviluppata in termini economici, ma anche quella dove la crescita della filiera è superiore e più dinamica rispetto alla media italiana: il valore della produzione tra il 2014 e il 2018 è stato +27,5% vs +13,2%, il valore aggiunto +22,8% vs +7,2%.
In Lombardia, le Life Science sono un sistema diversificato e interconnesso di attori pubblici e privati, attivo nei comparti dell’industria (intermedi e principi attivi farmaceutici, medicinali, dispositivi medici e servizi di ricerca biotecnologica, gas industriali ad uso medico), del commercio (all’ingrosso e al dettaglio di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e articoli sanitari) e dei servizi sanitari e socio-sanitari. Nel comparto dell’industria, genera oltre 31 miliardi di euro di valore della produzione (il 44% della filiera) e quasi 9 miliardi di valore aggiunto (il 34,8% della filiera). Entrambe le grandezze rappresentano più della metà dell’industria nazionale delle scienze della vita.
A questi si aggiungono i centri di ricerca, le università e gli enti non profit che, in sinergia con le imprese, alimentano in rete la ricerca e l’innovazione.
Il ruolo della Lombardia in Europa
Anche nello scenario europeo, la Lombardia si conferma un’eccellenza dell’industria farmaceutica. Nel 2019 le imprese farmaceutiche lombarde hanno esportato beni per 8,4 miliardi di euro.
Tra il 2014 e il 2018 la Lombardia registra un sensibile avanzamento anche nella produzione scientifica (+11%), sebbene risulti ancora inferiore ai benchmark europei per numero di pubblicazioni: 659 articoli per milione di abitanti nel 2018, a confronto con 723 in Baden-Württemberg, 894 in Cataluña e, soprattutto, 1.516 in Île de France. Invece, per qualità la Lombardia si allinea con i peer europei: 190 articoli altamente citati equivalenti al 2,9% del totale, incidenza molto vicina a quella del Baden-Württemberg (3,1%) che risulta essere prima nel confronto.
Milano Life Sciences Forum 2020
Il 4 dicembre 2020 si terrà il secondo dei tre live event del Milano Life Sciences Forum, dal titolo “Scenario COVID-19: verso una nuova gestione della sanità in Regione Lombardia, in Italia e nel mondo”, che rappresenterà un’occasione di confronto tra i principali esponenti della Public Health a livello regionale, nazionale e internazionale. Sarà discusso lo scenario epidemiologico globale e si farà il punto sui nuovi approcci per la gestione della pandemia.
L’11 dicembre 2020 è in programma l’evento conclusivo della manifestazione sul “Il ruolo della ricerca clinica per la salute di oggi e di domani”.