L’edizione digitale della Giornata in Piazza AFI 2021 non ha solo dibattuto sulla qualità dell’informazione sui farmaci, ma ha offerto essa stessa un paradigma di trasversalità e capillarità della comunicazione. La stessa scelta di affidare la moderazione ad un grande esperto della comunicazione radiofonica come Claudio Micalizio la dice lunga sulla volontà di raggiungere una platea allargata con un linguaggio professionale ma inclusivo.
L’evento, costruito attorno a vaccini e anticorpi monoclonali, ha attraversato i temi della produzione, della sperimentazione e dell’utilizzo di questi prodotti biofarmaceutici. Soffermandosi in maniera esauriente sui punti di maggiore ed effettivo interesse per il pubblico.
La necessità di un’informazione intellettualmente onesta
I saluti del vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore al Welfare Letizia Moratti hanno aperto il meeting di questa Giornata in Piazza AFI. Con grande pragmatismo, Letizia Moratti ha sottolineato come non esista un piano B: sono i vaccini l’unico strumento concreto nelle nostre mani per uscire da questa situazione tragica.
Ma per proseguire in questa complessa campagna vaccinale, per renderla sempre più efficiente, per giungere a immunizzare fino all’ultimo cittadino non possiamo fare a meno del consenso popolare, della disponibilità delle persone a mantenere attive le misure che limitano il rischio di contagio e a sottoporsi all’inoculo.
La diffusione di notizie non verificate, tendenziose si insinua fra le pieghe delle paure e inibisce i comportamenti virtuosi, alimentando sospetti ingiustificati e distraendo l’attenzione dai punti di reale interesse.
Per questo, ricorda Letizia Moratti, abbiamo bisogno di un’informazione obiettiva, preparata, trasparente.
Una comunicazione che non si presti a letture frettolose e superficiali. Che condivida dati verificati e che promuova un atteggiamento oggettivo nei confronti della scienza.
La vaccine hesitancy: comprendere le paure dei cittadini
La Giornata in Piazza AFI ha intercettato i dubbi che oggi gravano sulla popolazione e ha coinvolto professionisti del settore per rispondere ad essi. L’esperienza mostra, infatti, che la comunicazione scientifica può contribuire attivamente a creare engagement fra i cittadini. Sappiamo anche quanto questo coinvolgimento sia importante nel corso di una campagna vaccinale vasta e articolata come quella attualmente in corso.
Per questa ragione il pubblico ha molto apprezzato, lo abbiamo visto nei numerosi commenti, l’intervento di Maria Luisa Nolli, CEO di NCNbio e membro del Consiglio Direttivo di AFI.
Dal suo osservatorio privilegiato, a strettissimo contatto con il biotech, Maria Luisa Nolli ha affrontato gli aspetti più problematici inerenti vaccini e anticorpi monoclonali con linguaggio divulgativo. Semplificando senza banalizzare: il compito della divulgazione.
Perché non dobbiamo temere una sperimentazione tanto breve come quella effettuata per ottenere l’approvazione di questi prodotti? Possiamo fidarci di un vaccino che è ancora sotto stretto monitoraggio? Che necessità abbiamo degli anticorpi monoclonali se ci sono i vaccini?
Queste le domande cui Maria Luisa Nolli ha risposto, mostrando che la trasparenza è un punto di forza della scienza e che i dubbi non devono essere temuti ed evitati ma sfruttati per fare chiarezza.
D’altronde, è il dubbio ad alimentare il progresso, al contrario delle certezze, evidenti fattori di inerzia.
La risposta real time su AstraZeneca
Il caso vuole che proprio ieri EMA abbia reso pubblica, attraverso una conferenza stampa, i risultati dell’ennesima review sulla correlazione fra la somministrazione di Vaxzevria e i casi di trombosi cerebrale.
La risposta tanto attesa, ossia il verdetto del regolatore europeo, è giunta quindi in diretta, riportata e commentata da uno dei massimi esperti di infettivologia, Massimo Galli, Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano e ospite del meeting.
Anche qui, lo ribadisce il professor Galli, non possiamo fare a meno di convivere con l’incertezza, non possiamo sottrarci alla necessità di decidere in base ai dati, di aggiornare progressivamente le nostre scelte.
Gli eventi trombotici potrebbero essere casi di reazione avversa rarissima, oppure assolutamente casuali o ancora potrebbero descrivere una condizione patologica del tutto nuova.
Il monitoraggio continua, ma attenzione: stiamo parlando di 62 segnalazioni di trombosi del seno venoso cerebrale e di 24 di trombosi venosa splancnica (18 dei quali fatali) a fronte di decine di milioni di vaccini inoculati. Numeri che propendono ampiamente per i benefici rispetto ai rischi.
Il farma fra responsabilità e opportunità
Come affiora tra le parole di Paola Minghetti, che chiude la Giornata in Piazza AFI, il mondo dei farmaci ha una responsabilità. Nel suo saluto finale, il vice Presidente chiama a raccolta tutti gli associati, ricordando che produttori, consulenti, docenti, professionisti che operano nel mondo dell’informazione sono tutti coinvolti in prima persona nel compito di traghettare il Paese fuori da questa crisi.
Un appello a mettere a fattor comune le esperienze, a riunire le forze per individuare via via nuove soluzioni e trasmetterle ai cittadini attraverso una comunicazione di valore. Un impegno cui AFI ha dato forma concreta in questa Giornata in Piazza. Virtuale e realmente, fortemente partecipata.