L’industria farmaceutica è, in Italia, un esempio virtuoso quando si parla di attenzione agli aspetti di sostenibilità sociale e di governance: le aziende dell’indotto farmaceutico pongono, in effetti, grande attenzione alla work-life balance dei lavoratori, e per l’intero settore negli ultimi anni si registra un andamento occupazionale positivo sia per gli under 35 sia per le donne.
Nel 2023 nell’industria farmaceutica sono occupate 70 mila persone, per il 90%
laureate o diplomate. Tra il 2018 e il 2023 l’occupazione ha registrato una crescita
superiore alla media nazionale: +9% rispetto a +3% della media dell’economia,
soprattutto grazie alla crescita delle mansioni di R&S, produzione e personale di
sede (+12%). In questo scenario, merita un approfondimento l’andamento della crescita di under 35 (+19%) e donne (+13%).
Occupazione femminile e under35
Negli ultimi decenni c’è stato un notevole aumento dell’occupazione femminile nelle aziende farmaceutiche, segnando una vera e propria rivoluzione nel settore. A dimostrarlo sono i dati degli indicatori farmaceutici di Farmindustria, dove emerge un aumento consistente della presenza femminile nel settore farmaceutico, anche in ruoli dirigenziali: una leadership conquistata sul campo grazie al merito e alle competenze scientifiche che si accompagnano alla tenacia e alla capacità di visione.
Secondo i dati di Farmindustria, l’occupazione femminile rappresenta il 53% della forza lavoro impiegata nel settore Ricerca&Sviluppo ed il 45% del totale degli occupanti: la quota di donne occupate in questo settore sale oltre 46% se si analizza la presenza femminile in ruoli apicali. Nel complesso, negli ultimi 5 anni, il sistema farmaceutico ha visto una crescita significativa dell’occupazione femminile, che si attesta al +13,4%.
Dati molto positivi si registrano anche per l’occupazione giovanile: negli ultimi
5 anni gli under35 nella farmaceutica sono cresciuti del 19%; e, complessivamente,
circa l’85% degli under35 ha un contratto a tempo indeterminato.
Politiche di welfare nell’industria farmaceutica
Questo andamento positivo è frutto del modello di welfare scelto dalle aziende, che prevede misure per la genitorialità e la conciliazione vita-lavoro, soprattutto per le donne. I macrotrend del welfare 2023 sono fringe benefits, volontariato d’azienda, corporate social responsability, formazione sulle soft skills, benessere mentale e fisico: si delinea, quindi, un investimento della governance aziendale in politiche di attenzione verso il dipendente, che abbracciano la sfera professionale (come la crescita di programmi di formazione continua) e la sfera personale (con benefit che migliorano la work-life balance).
In particolare, possiamo segnalare la diffusione tra gli addetti di alcune politiche di welfare:
- Previdenza e sanità integrativa: 100% dei dipendenti
- Servizi di istruzione e assistenza: 73%
- Servizi di flessibilità oraria (part-time, smart working, trasporti, mensa, carrello della spesa o altri fringe benefit): 73%
- Assistenza per famigliari anziani o non autosufficienti: 43%
A queste politiche, va sommata anche una retribuzione per addetto tra i più alti tra i settori manifatturieri, inoltre i congedi retribuiti sono del 36% superiori alla media dell’industria per le donne e del 31% per gli uomini.
Sostenibilità sociale e di governance adeguate?
I dati menzionati delineano uno scenario in cui emerge la forte spinta delle aziende farmaceutiche nell’adozione di politiche che promuovono l’uguaglianza di genere, favoriscono l’inclusione nei luoghi di lavoro e migliorano le condizioni sociali: il dipendente può crescere professionalmente, senza forzare le scelte della sfera privata.
L’attenzione a questi aspetti fanno dell’industria farmaceutica un esempio virtuoso in merito alla sostenibilità sociale e di governance, come dimostrano i dati occupazionali, ma anche il crescente numero di certificazioni su Parità di Genere e Diversità e Inclusione che le aziende del settore stanno ottenendo, a dimostrazione di un impegno costante e dichiarato.
In conclusione, possiamo sostenere che i dati del report di Farmindustria riguardanti gli aspetti legati alla sostenibilità sociale e di governance sono molto significativi, e si accompagnano, inoltre, a un miglioramento degli aspetti economici: dall’aumento degli investimenti, all’andamento positivo dell’export.
Tutta la catena di fornitura del settore farmaceutico, in effetti, è caratterizzata da elevata qualità in merito a processi e strategie: le imprese dell’indotto farmaceutico, quindi, stanno creando un sistema di grande valore, sia per lo sviluppo economico sia per quello sociale.