Pfizer e BioNTech hanno annunciato che i dati di uno studio in vitro sul vaccino BioNTech/Pfizer nella variante inglese di SARS-CoV-2 sono stati pubblicati sulla rivista Science.
Lo studio ha indagato la capacità di neutralizzare uno pseudovirus recante la variante SARS-CoV-2 UK da parte di anticorpi contenuti nel siero di individui immunizzati con il vaccino per COVID-19 BNT162b2.
Le conclusioni fornite dalle aziende definiscono improbabile la possibilità che la variante SARS-CoV-2 UK sfugga alla protezione mediata da BNT162b2.
La variante SARS-CoV-2 UK
La variante SARS-CoV-2 UK, nota anche come lineage B.1.1.7 o VOC 202012/01, individuata inizialmente nel Regno Unito mostra maggiore efficienza e velocità di diffusione di altri ceppi. È caratterizzata da 10 mutazioni che si riflettono su altrettanti amminoacidi nella proteina spike. Una di queste mutazioni, N501Y, dà un AA che si trova nel sito di legame del recettore. Desta quindi preoccupazione circa la capacità di riconoscimento da parte degli anticorpi neutralizzanti.
I dati dello studio in vitro sul vaccino BioNTech/Pfizer nella variante inglese di SARS-CoV-2
Lo studio in vitro ha esaminato l’intera serie di mutazioni della proteina spike del ceppo del Regno Unito. A tal fine, i ricercatori hanno generato uno pseudovirus contenente la proteina del SARS-CoV-2 UK.
Lo pseudovirus riproduce il legame di SARS-CoV-2 e l’ingresso nelle cellule.
Il siero di persone immunizzate con il vaccino BNT162b2 ha inibito lo pseudovirus in un intervallo di neutralizzazione considerato biologicamente equivalente al picco non mutato di Wuhan SARS-CoV-2.
Sebbene lo pseudovirus utilizzato sia un surrogato dell’autentico SARS-CoV-2, studi precedenti hanno dimostrato un’eccellente concordanza tra la neutralizzazione dello pseudovirus e quella di SARS-CoV-2.
La neutralizzazione preservata dello pseudovirus da parte del siero immunizzato con BNT162b2 rende probabile che l’immunizzazione con BNT162b2 prevenga anche la COVID-19 causata dalla variante inglese del virus.
Sono necessari ulteriori dati per monitorare l’efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech nella prevenzione di COVID-19 causato da nuove varianti di virus.
Finora, per i vaccini anti COVID-19 non è stato stabilito quale riduzione della neutralizzazione potrebbe indicare la necessità di cambiare il ceppo vaccinale.
Se in futuro dovesse rendersi necessario un cambiamento di ceppo vaccinale per affrontare le varianti del virus, le aziende ritengono che la flessibilità della piattaforma di vaccini a mRNA proprietaria di BioNTech sia adatta a consentire tale aggiustamento.
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