Dal laboratorio alla confezione, il packaging corre verso il futuro

Universal Pack ha riunito a Misano manager, tecnologi e stakeholder per un confronto ad alto livello sul futuro del packaging farmaceutico. Pharma UP 2025 ha mostrato che la confezione è sempre più parte integrante del valore del farmaco: un elemento vivo, intelligente, regolato e sostenibile. Tra open house industriali e forum tematici, l’evento ha tracciato la rotta di un settore che corre alla stessa velocità della tecnologia e delle sue sfide.

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Il farmaco del futuro non si misura soltanto in termini di efficacia terapeutica o profilo regolatorio: la sua capacità di arrivare in modo sicuro, tracciabile e sostenibile al paziente dipende anche dal contenitore che lo accompagna. È su questa consapevolezza che si è costruito Pharma UP 2025, l’evento organizzato da Universal Pack tra la sede di San Giovanni in Marignano e il circuito di Misano Adriatico.

L’iniziativa ha superato il formato tradizionale di open house industriale per trasformarsi in un vero e proprio hub di confronto strategico, dove i protagonisti della filiera – aziende farmaceutiche, fornitori di tecnologie, esperti di regolatorio e innovazione – hanno analizzato trend, sfide e opportunità di un comparto in rapida evoluzione.

L’industria al bivio: normative, sostenibilità, digitalizzazione

La fotografia emersa da Pharma UP è chiara: il packaging farmaceutico sta vivendo una fase di transizione strutturale. La spinta regolatoria della nuova normativa europea PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) rappresenta un punto di svolta. Le nuove regole impongono riduzione dei materiali, maggiore riciclabilità e criteri stringenti di progettazione ecocompatibile.

Per il farmaceutico, abituato a bilanciare requisiti di barriera, stabilità e protezione del principio attivo, questa transizione rappresenta una sfida complessa. L’obiettivo è ripensare il design dei packaging monodose e multidose senza sacrificare sicurezza, shelf life e conformità normativa.

Parallelamente, la digitalizzazione sta trasformando le linee di confezionamento in sistemi integrati, capaci di dialogare con la supply chain e garantire tracciabilità in tempo reale. Soluzioni IoT, piattaforme cloud e sensori avanzati permettono di raccogliere dati lungo tutto il ciclo produttivo, aprendo la strada a modelli predittivi e manutenzione intelligente.

Automazione e AI: l’era delle linee “intelligenti”

Se fino a pochi anni fa l’automazione era sinonimo di efficienza, oggi è diventata una leva di adattabilità e resilienza. Gli impianti di nuova generazione devono essere in grado di gestire formati variabili, tempi di cambio prodotto ridotti e lotti sempre più piccoli, in linea con l’evoluzione della medicina personalizzata.

In questo scenario, l’intelligenza artificiale emerge come tecnologia abilitante. Algoritmi di machine learning sono già impiegati per il controllo qualità automatico, l’ottimizzazione dei cicli di confezionamento e la previsione dei guasti. L’AI diventa così un alleato strategico per aumentare l’OEE (Overall Equipment Effectiveness) e migliorare la produttività complessiva.

Sostenibilità: da vincolo a vantaggio competitivo

La pressione ambientale non è più soltanto un obbligo regolatorio: è diventata un criterio di competitività. Pharma UP ha mostrato come l’adozione di materiali riciclabili, compostabili o derivati da fonti rinnovabili possa rappresentare un vantaggio reputazionale e commerciale, oltre che un contributo concreto agli obiettivi ESG.

Le aziende più avanzate stanno già investendo in ecodesign, sviluppando packaging leggeri e multifunzione che riducono l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita. L’integrazione di principi di economia circolare – come il riutilizzo dei materiali e la progettazione per lo smontaggio – è destinata a diventare standard industriale nei prossimi anni.

Un ecosistema in movimento

Pharma UP 2025 ha avuto il merito di mettere in dialogo le diverse anime della filiera: produttori di macchine, fornitori di materiali, aziende farmaceutiche, system integrator e realtà specializzate in tracciabilità e automazione. Partner come Videojet, Rockwell Automation e Sacchital hanno mostrato come la collaborazione tra settori contigui sia ormai indispensabile per affrontare un mercato in cui i confini tradizionali tra packaging, logistica e produzione si fanno sempre più sfumati.

L’evento ha inoltre evidenziato l’importanza crescente della formazione e dello sviluppo di nuove competenze: servono figure capaci di coniugare conoscenze regolatorie, sensibilità ambientale e visione tecnologica, in grado di guidare progetti di innovazione complessi.

Il packaging come parte del valore terapeutico

La prospettiva emersa con maggiore forza da Pharma UP è che il packaging non può più essere considerato un elemento accessorio del farmaco. Al contrario, diventa parte integrante della value proposition terapeutica: dalla precisione del dosaggio alla facilità d’uso, dalla tracciabilità fino alla garanzia di integrità del prodotto.

In un mercato in cui la concorrenza si gioca sempre più sulla capacità di differenziare l’esperienza del paziente e garantire standard di qualità elevati, la confezione rappresenta una leva strategica tanto quanto il principio attivo.

Progettare il futuro, oggi

Pharma UP 2025 ha segnato un punto di svolta nella percezione del packaging farmaceutico: da componente funzionale a infrastruttura strategica. L’industria è chiamata a un salto di qualità, passando da un approccio reattivo a uno proattivo, in cui la conformità normativa, l’automazione, la sostenibilità e l’intelligenza artificiale si integrano in una visione end-to-end.

Chi saprà cogliere questa trasformazione non si limiterà a confezionare farmaci, ma contribuirà a definire nuovi standard di efficacia, sicurezza e valore per l’intero settore. E in questa corsa verso il futuro, come ha dimostrato Universal Pack, la velocità sarà un vantaggio, ma la direzione sarà tutto.