Medicina di genere: Anna Maria Moretti è la nuova presidente dell’IGM

Con l'elezione del medico italiano per la prima volta la presidenza della Società Internazionale di Medicina di Genere passa al nostro Paese.

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Si chiama Anna Marina Moretti, lavora come responsabile della Struttura di Malattie apparato respiratorio dell’Ospedale Santa Maria GVM di Bari ed è la nuova presidente della Società Internazionale di Medicina di Genere (IGM). L’elezione è avvenuta durante il decimo congresso internazionale della Società, tenutosi a Padova gli scorsi 16 e 17 settembre. Moretti prende il posto dell’austriaca Alexandra Kautzi-Willer.

Anna Maria Moretti: presidenza italiana

Il medico pneumologo Anna Maria Moretti si occupa da diversi anni di medicina di genere. Oltre a far parte della commissione medicina di genere della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), Moretti è infatti anche presidente del Giseg (Gruppo Italiano Salute e Genere).

L’elezione di Moretti è stata salutata con gioia da Giovannella Baggio, professoressa ordinaria di Medicina di Genere all’Università di Padova e membro del Consiglio Superiore di Sanità. Baggio, da 10 anni membro del board di IGM, ha infatti proposto e sostenuto la candidatura di Moretti. Lo spessore dei ricercatori italiani nell’ambito della medicina di genere ha poi fatto il resto, permettendo la prestigiosa elezione.

Le congratulazioni arrivano anche dal Ministro della Sanità Roberto Speranza, che elogia il congresso internazionale e i suoi fini.

Il congresso dell’IGM ha un importante significato scientifico, clinico e organizzativo per curare correttamente uomini e donne, che presentano differenti sintomi e necessitano di diverse terapie e di una diversa prevenzione.

Roberto Speranza, Ministro della Salute

Società Internazionale di Medicina di Genere

L’IGM è da anni impegnata a sviluppare la medicina di genere a livello internazionale. Grande è infatti l’importanza di una ricerca specifica in questo senso, viste le differenze nell’esperienza della malattia che intercorrono tra i due sessi. Uomini e donne con la stessa patologia possono infatti manifestare diversi sintomi e rispondere alle terapie in modo differente. Ma anche convivere e tollerare la malattia in modo del tutto diverso.

La Società mira quindi ad approfondire queste differenze, facilitando la ricerca anche attraverso un approccio multidisciplinare e la diffusione delle conoscenze già acquisite. L’IGM coopera anche con altre organizzazioni e incoraggia la nascita di nuove realtà che si occupino di medicina di genere. L’allestimento di meeting e congressi facilita inoltre la divulgazione, mentre la pubblicazione di articoli e linee guida su riviste scientifiche di alto livello punta ad aumentare la credibilità di questo argomento.

L’IGM infine si articola in diverse organizzazioni a livello nazionale. In Italia, la Società è infatti rappresentata dal Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere. Le varie diramazioni cooperano poi tra loro per realizzare un obiettivo comune che è il fulcro della medicina di genere: ottenere cure più eque ed efficaci.

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