Gli scarti della filiera agroalimentare offrono non solo benefici etici ed ecologici ma anche economici, poiché possono contenere molecole funzionali per la formulazione di integratori o ingredienti attivi di alto valore commerciale. Le sostanze estratte possono essere impiegate in prodotti alimentari, cosmetici, farmaceutici e persino nel packaging, reintroducendole nel ciclo produttivo nell’ottica di attuazione dell’economica circolare.
Il recupero di valore non è affatto marginale perché le molecole isolate dagli scarti possono essere di interesse commerciale anche superiore a quelle del prodotto di origine.
Un motivo in più per “non buttare via niente”, come ci racconta Mario Addis nella sua pharma novel.