Le aziende farmaceutiche dell’ecosistema MUSA

Il progetto recentemente avviato conta diversi partner provenienti dal settore farmaceutico, che daranno il loro contributo al nodo di ricerca sulla gestione dei big data nel mondo della salute e del benessere

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Un progetto di rigenerazione urbana in chiave di sostenibilità e digitalizzazione dedicato all’area metropolitana milanese. Si tratta dell’ecosistema dell’innovazione MUSA, che attraverso 6 nodi di ricerca multidisciplinari e un investimento di 116 milioni di euro punta a dare un nuovo volto al capoluogo lombardo. Tra le diverse realtà pubbliche e private importanti per il territorio che si sono unite al progetto MUSA non mancano quelle farmaceutiche, con Novartis, Astrazeneca, Bracco e Bio4dreams.

Big Data-Open Data in Life Sciences

Il nodo di ricerca in cui si è inserita la componente farmaceutica si propone di innovare la gestione delle informazioni nell’ambito delle scienze della vita. Indispensabile quindi anche la partecipazione di aziende provenienti dal settore della tecnologia dell’informazione, quali TIM e Almaviva. Chiudono il cerchio le quattro università milanesi di MUSA, Bocconi, Bicocca, Statale e Politecnico.

L’obiettivo principale è lo sviluppo di una piattaforma digitale innovativa che possa raccogliere, conservare e trasmettere dati relativi ai parametri biologici delle persone e alle caratteristiche dell’ambiente in cui vivono. Con questo strumento sarà possibile tradurre la ricerca di base in applicazioni che possano migliorare diversi aspetti della vita dei cittadini. Le applicazioni potranno infatti interessare lo stato nutrizionale personale, ma anche le condizioni mediche e l’ambiente in cui si vive.

Migliorando la salute dei cittadini a tutto tondo e la sostenibilità dell’assistenza sanitaria, questo nodo di ricerca vuole incentivare anche l’inclusione sociale. L’infrastruttura che verrà sviluppata infatti potrà contribuire a diminuire le disuguaglianze nell’ambito della salute e del benessere. Il miglioramento delle abitudini di vita potrà inoltre portare ripercussioni positive sulla sostenibilità ambientale.

Le attività in dettaglio

Il punto di partenza del progetto sarà una struttura digitale costruita sulla base di infrastrutture sia nuove sia preesistenti, che trasmettano le informazioni in modo veloce e sicuro anche attraverso nuove tecnologie come il 5G. In questo modo sarà possibile potenziare la piattaforma di telemedicina dell’Università Statale di Milano, già operante in diverse ASST della regione Lombardia, coinvolgendo le realtà farmaceutiche aderenti al progetto.

Al centro del lavoro inoltre ci sarà lo sviluppo di nuove tecnologie per il monitoraggio continuo da remoto. In questo contesto le parole d’ordine sono personalizzazione, promozione della salute, consapevolezza da parte dei cittadini. Una consapevolezza su cui lavorare fin da subito. Il coinvolgimento della popolazione infatti partirà dai più piccoli, con progetti sulla gestione dell’insegnamento e sulla prevenzione dei disturbi dell’apprendimento nelle scuole dell’infanzia.

Infine le ricerche coinvolgeranno anche il mondo delle startup. Verrà infatti incoraggiata la nascita di realtà innovative che possano implementare le tecnologie prodotte da questo nodo di ricerca sul territorio dell’ecosistema MUSA.

Le aziende farmaceutiche dell’ecosistema MUSA

Parlando di big data e di mondo della salute, l’ecosistema non poteva farsi mancare una componente farmaceutica. Sono infatti quattro le realtà farmaceutiche attive in Lombardia che hanno scelto di partecipare al progetto MUSA.

Bracco

L’interesse di Bracco per il progetto MUSA rientra nel core business aziendale. Il campo della diagnostica per immagini, di cui l’azienda è leader, necessita infatti sempre più di strumenti digitali sofisticati per raccogliere e analizzare i dati.

Bracco quindi collaborerà con il CDI (Centro Diagnostico Italiano) e con gli ospedali universitari milanesi allo sviluppo di uno studio multicentrico retrospettivo con l’obiettivo di ottimizzare il protocollo di stadiazione del tumore prostatico attraverso l’utilizzo della Risonanza Magnetica multiparametrica dopo la somministrazione di un mezzo di contrasto. L’ambizioso obiettivo verrà perseguito utilizzando proprio la piattaforma digitale che MUSA si propone di sviluppare.

Bio4Dreams

Anche l’incubatore di startup Bio4Dreams ha scelto di partecipare al MUSA e di mettere al suo servizio il proprio potenziale. In particolare le startup dell’ecosistema di Bio4Dreams daranno il loro contributo alla messa a terra di strumenti e tecnologie per la raccolta dati nell’ambito delle finalità del progetto.

L’universo delle startup potrà dare energia nuova al progetto, contribuendo anche all’accelerazione del business e alla valutazione delle scelte tecnologiche.

Astrazeneca

Il technology transfer tra pubblico e privato è il centro dell’interesse di Astrazeneca nei confronti del progetto MUSA. La collaborazione è infatti ritenuta indispensabile dalla multinazionale farmaceutica per affrontare con successo le sfide poste oggi dal mondo della salute.

Il contributo di Astrazeneca mira quindi a utilizzare la sinergia pubblico-privato per dimostrare l’efficacia della piattaforma digitale in via di sviluppo attraverso soluzioni di digital health. Soluzioni che avranno l’obiettivo di unire la gestione ospedaliera efficace alla continuità assistenziale sul territorio, così da migliorare in modo tangibile la qualità di vita del paziente.

Novartis

L’apertura di Novartis nei confronti del territorio e delle sue istituzioni e la sua attività nell’ambito della ricerca scientifica dimostrano la tendenza innovativa della multinazionale. L’azienda infatti si impegna sul fronte della medicina di precisione e personalizzata e sostiene un modello di gestione sanitaria che faccia sistema, ponendo al centro le esigenze del singolo paziente.

La collaborazione con MUSA punta quindi ancora una volta a sfruttare le potenzialità della piattaforma digitale al centro del progetto. In particolare la possibilità di realizzare studi con real world data che permettano all’azienda di sviluppare terapie innovative con l’obiettivo di rinforzare il tessuto socioassistenziale lombardo.