SpillOver: un rischio calcolato

SpillOver è una piattaforma open source che calcola un ranking dei virus più a rischio per il salto di specie

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SpillOver

Sappiamo da anni di essere esposti al rischio di una pandemia. Qual è la differenza rispetto al passato? Che ora ci crediamo veramente.

Abbiamo tristemente abbandonato l’incredulità tommasesca dei tempi in cui reagimmo facendo spallucce all’ammonimento di Bill Gates sui rischi di una diffusione globale di nuove infezioni. E stiamo cominciando a sentire l’urgenza di correre ai ripari per evitare una nuova catastrofe microbiologica simile a quella in atto.

Ora o mai più

La percezione del rischio è massima in questo frangente, nel quale contiamo ancora le vittime a centinaia e la prospettiva dell’immunità di gregge vaccinale (fra varianti e conseguenti, necessari richiami) sta definitivamente tramontando.

Anche a livello di coscienza globale, questa condizione deve essere sfruttata ora che esprime il suo massimo potenziale. Prima che perda il suo effetto raggelante e ci consenta di riadagiarci nella fragile (e falsa) sicurezza del passato.

Le organizzazioni di ricerca stanno lavorando alacremente nella direzione di individuare possibili fattori di pericolo e l’attenzione dell’umanità è più elevata che mai sulle tematiche ambientali.

Ciò che forse non tutti sanno è che i virus esistenti in mammiferi e uccelli sono stimati essere intorno agli 1,67 milioni, metà dei quali sono ritenuti a rischio di spillover verso l’uomo.

SpillOver e i soliti noti

SpillOver è una piattaforma creata per monitorare il comportamento dei virus che sono a rischio di salto di specie. Una soluzione digitale che effettua una sorta di ranking che li classifica in base alla possibilità di generare ondate pandemiche.

In cima alla lista dei papabili, il Coronavirus 229E, un virus (neanche a dirlo) del pipistrello, l’animale che più o meno misteriosamente risulta essere serbatoio per un numero impressionante di microorganismi senza peraltro sviluppare le malattie ad essi correlate. Un ruolo occulto, quello del piccolo e ignaro mammifero, che avrebbe stupito anche i più accaniti autori di romanzi macabri dei secoli scorsi.

Le chance del Coronavirus 229E di compiere il salto di specie sono date 81 a 155: altine.

Ma non è finita qui. Le posizioni immediatamente seguenti nella top list sono occupate da altri virus che caratteristicamente albergano nell’animale che ha ispirato Dante in una delle sue raffigurazioni di Lucifero e, molto più modestamente, Bob Kane e Bill Finger nella creazione del personaggio di Batman.

Una piattaforma open

Ad oggi in SpillOver sono stati classificati quasi 900 virus. E’ sufficiente inserire il nome di un microorganismo per conoscerne le probabilità di passare alla specie umana, calcolate con un sistema che tiene conto di 32 variabili chiave.

I dati immessi originano da valutazioni condotte su circa 510.000 campioni provenienti da 75.000 animali, ottenuti nel corso di studi sperimentali e osservazionali nei laboratori di tutto il mondo.

I ricercatori possono alimentare il sistema, e così ottenere un calcolo delle probabilità sempre più accurato, usando l’applicazione Rank Your Virus e mettendo così in condivisione dati potenzialmente critici per l’umanità.

Il nostro strumento di classificazione del rischio virale SpillOver è il punto di partenza per la creazione di soluzioni preventive

Zoë Grange, responsabile di SpillOver

Un occhio ai costi

Ai primi posti sono riportati i virus che questo salto lo hanno già compiuto: Ebola, Lassa, Zika e, naturalmente, SARS-CoV-2.

SpillOver potrebbe diventare uno strumento di supporto alla comunicazione del rischio e al decision making negli ambiti sia scientifici che politici. Potrebbe rappresentare un sistema in grado di favorire la prioritizzazione, la prevenzione e la predisposizione di azioni di controllo specifiche.

La focalizzazione sulle specie più a rischio, inoltre, costituisce un punto di notevole interesse: l’adozione di misure puntuali e mirate giocherebbe, infatti, a favore di un impatto economico meno drammatico.

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