Come realizzare il pieno potenziale delle terapie CAR-T

Le CAR-T hanno dimostrato la loro efficacia nel trattamento del cancro e, sebbene la loro produzione rimanga una sfida, sono tuttavia molteplici le innovazioni che possono contribuire a realizzarne il completo potenziale

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Le Car-T hanno già dimostrato una sorprendente efficacia terapeutica in alcune neoplasie ematologiche raggiungendo in alcuni casi tassi di remissione completa di circa il 40-80% e ora promettono di rivoluzionare anche la cura dei tumori solidi. Tuttavia, il nodo della sostenibilità economica resta ancora irrisolto e rischia di limitare il potenziale di applicazione di queste terapie.

Le sei terapie CAR-T disponibili negli Stati Uniti sono tutte di tipo autologo, il che implica processi di produzione altamente specializzati, staff di elevata e specifica formazione, procedure logistiche complesse, tutti elementi che accrescono i costi di produzione. A fronte di questi costi, cui vanno aggiunte anche le spese per la gestione di eventuali tossicità acute e potenzialmente gravi che possono derivare dalla terapia, il potenziale bacino di pazienti è in genere estremamente limitato spingendo alle stelle i prezzi dei trattamenti. Sebbene siano in fase di studio terapie cellulari allogeniche e in vivo, non sono ancora disponibili in commercio.

Uno studio pubblicato su “Trends in Biotechnology” propone alcune soluzioni che potrebbero di ridurre i costi di produzione fino al 75%. Il documento esplora diversi “driver di innovazione”, tra cui:

  • miglioramenti nella progettazione dei vettori e dell’ingegneria genica
  • ottimizzazioni dei processi
  • innovazioni hardware e digitali
  • produzione point-of-care (luoghi o dispositivi che consentono di eseguire test e procedure mediche direttamente nel luogo di cura del paziente)

Il solo impiego di approcci non virali in sostituzione degli attuali lentivirus, ad esempio, potrebbe ridurre del 45-60% il costo per paziente (attualmente di di 25.000 dollari).

La riduzione delle materie prime e dei consumi può essere significativa, ma la maggior parte dei risparmi deriva dalle innovazioni nell’ingegneria genetica e nell’ingegneria dei vettori.

Tecnologie non virali

Attualmente la produzione di CAR-T utilizza vettori virali, come i lentivirus che, sebbene consentano un’elevata efficienza di trasduzione, un’espressione genica a lungo termine e minori rischi di inserimento casuale, necessitano di procedure di produzione di GMP lunghe e costose. Le tecnologie più recenti consentono la somministrazione di geni non virali che eliminano questo costoso passaggio.

Queste soluzioni, però, sono ancora in fase di sperimentazione clinica e attualmente nessuna è ancora approvata dalla FDA. Secondo le stime, a causa della loro minore efficienza rispetto ai vettori virali, saranno necessari ancora 3-5 anni perché siano clinicamente applicabili.

Altre aree di miglioramento riguardano i processi di produzione e l’innovazione hardware e digitale.

Automazione e digitalizzazione

Le innovazioni nei processi di produzione possono diminuire i costi della manodopera e delle materie prime. L’uso di hardware specializzato per mantenere autonomamente le caratteristiche cellulari ottimali riduce le attività manuali soggette a variabilità e contaminazione. Le ricerche indicano che tra il 10-20% dei lotti di produzione di CAR-T fallisce regolarmente.

Questi costi vengono solitamente coperti dal prezzo finale del prodotto. L’introduzione dell’automazione e l’adozione di processi chiusi possono ridurre significativamente gli errori umani, le variazioni di produzione e, di conseguenza, la percentuale di fallimenti nella produzione.

I ricercatori stimano che le innovazioni nel settore delle terapie CAR-T potrebbero ridurre i costi di produzione del 75% nei prossimi cinque anni, passando da 170.000-220.000 dollari a 40.000-70.000 dollari per lotto. Questo risparmio è dovuto principalmente alla riduzione del lavoro manuale e delle spese per materiali e vettori.

Tuttavia, per le terapie già in fase avanzata di sviluppo o commercializzazione, l’applicazione di questi miglioramenti potrebbe richiedere studi clinici aggiuntivi per garantire la sicurezza e l’efficacia.

Costi del lavoro ridotti del 75%

L’introduzione di innovazioni nei processi di produzione delle terapie CAR-T può ridurre i costi del lavoro fino al 90%. Questi risparmi derivano principalmente da miglioramenti nei processi e da innovazioni hardware e digitali. Ad esempio, l’ottimizzazione dell’espansione cellulare può ridurre i tempi necessari del 25-35% mentre l’uso di analizzatori automatizzati per la citometria a flusso e bioreattori chiusi e automatizzati può ridurre significativamente il lavoro manuale.
Inoltre, l’implementazione di registrazioni elettroniche e altre soluzioni digitali può diminuire il tempo impiegato per il controllo qualità e ridurre gli errori costosi.

Queste innovazioni, oltre a ridurre i costi, possono minimizzare gli oneri associati all’assunzione e alla formazione del personale.



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