Reputazione delle aziende Pharma secondo i pazienti

Sono stati pubblicati i risultati dell'indagine di Patient View sulla reputazione aziendale dell'industria farmaceutica italiana nel 2022

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Patient View ha reso pubblici i risultati dell’indagine Corporate Reputation of Pharma, giunta alla nona edizione italiana.

Tra novembre 2022 e febbraio 2023 sono state raccolte le opinioni di 104 gruppi di pazienti italiani sulle prestazioni dell’industria farmaceutica nel 2022. Questi gruppi hanno la caratteristica di poter commentare le prestazioni delle aziende farmaceutiche non solo perché comprendono le esigenze dei pazienti ma soprattutto perché sono loro stessi collegati a tutti gli altri stakeholders del sistema sanitario.

La reputazione delle aziende farmaceutiche migliora

Il 75% dei gruppi di pazienti ha dichiarato che la reputazione aziendale dell’industria farmaceutica è per loro “eccellente” o “buona”, rispetto al 66% che lo aveva dichiarato nel 2021.

Il 67% dei gruppi di pazienti intervistati ha espresso un’opinione “eccellente” o “buona” anche sul livello dell’innovatività dell’industria farmaceutica italiana, contro il 62% dell’anno precedente.

Sembra quindi esserci stato un miglioramento nella reputazione che le aziende hanno presso i pazienti; nonostante ciò un punto è ancora commentato negativamente, ovvero le politiche dei prezzi equi e la disponibilità dei pazienti italiani di accedere ai farmaci. Infatti nel 2022 solo l’11% dei gruppi di pazienti italiani ha giudicato “eccellenti” o “buone” le capacità dell’industria farmaceutica di definire politiche di prezzo eque, analogamente solo il 30% di loro ha dichiarato che le aziende offrono il giusto accesso ai medicinali in Italia.

Temi chiave per il 2023

L’industria farmaceutica italiana rimane nel mirino per la sua storica mancanza di trasparenza.

Nel 2022 è entrata in vigore la legge (62/2022) sulla trasparenza in ambito farmaceutico con l’obiettivo di migliorare la percezione che i pazienti hanno del settore sanitario e combattere la corruzione, imponendo la divulgazione delle relazioni finanziarie agli stakeholders esterni, compresi i gruppi di pazienti.

Per ora solo le aziende facenti capo a Farmindustria hanno divulgato tali relazioni, anche se la nuova legge impone a tutte le aziende di attenervisi. Chiamata “Sanità Trasparente” questa nuova piattaforma di segnalazione prevede che le aziende carichino semestralmente i loro resoconti finanziari.

Un altro obbligo che le aziende farmaceutiche italiane devono adempire entro il 2025 è quello di attuare la legislazione dell’UE volta ad armonizzare le valutazioni delle tecnologie sanitarie (HTA) e a migliorare l’accesso dei pazienti ai nuovi farmaci. Per uniformarsi dovrà cambiare l’intero sistema sanitario italiano, per ora decentralizzato che opera su base regionale: molti gruppi di pazienti si stanno già muovendo per porre fine alle diseguaglianze regionali.

Risultati aziendali

Le 13 aziende giudicate sono state valutate sulla base di due criteri principali: dimensione dei ricavi oppure su richiesta esplicita dell’azienda stessa o del gruppo di pazienti. Le aziende in questione sono: AbbVie, AstraZeneca, Bayer, Bristol Meyer Squibb, Eli Lilly, GSK, Janssen, Merck & Co/MSD, Novartis, Pfizer, Roche, Sanofi, Takeda.

Di tutte le 13 aziende, secondo la valutazione dei gruppi di pazienti italiani che avevano familiarità con esse, troviamo sul podio:

  1. Roche
  2. Bristol Meyers Squibb
  3. Merck &Co/MSD

Secondo, invece, la valutazione dei gruppi che hanno un rapporto di lavoro con queste aziende, la classifica è:

  1. Roche
  2. AstraZeneca
  3. Merck & CO/MSD