Borsa di ricerca da Itelpharma per il progetto DIPG

Un Gruppo di Ricerca costituito presso l’Università degli Studi di Bari beneficerà di una Borsa di ricerca offerta dall’azienda radiofarmaceutica pugliese per il progetto DIPG: sviluppare un farmaco innovativo per il glioma pontino intrinseco diffuso

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Borsa di ricerca da Itelpharma per il progetto DIPG

L’azienda radiofarmaceutica Itelpharma, divisione del gruppo Itel Telecomunicazioni, nell’ambito del suo ampio programma di iniziative rivolte al sostegno della ricerca, in collaborazione con Università e istituzioni pubbliche e private a carattere scientifico, rende nota la donazione di un assegno di Ricerca in favore del Gruppo di Ricerca dell’Università degli Studi di Bari coordinato da Antonio Scilimati del Dipartimento di Farmacia – Scienze del farmaco. Questo assegno contribuirà alla realizzazione di un progetto sperimentale che ha l’obiettivo di individuare e sviluppare una cura innovativa per un grave tumore cerebrale dei bambini in età pediatrica, il glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG).

Borsa di ricerca da Itelpharma per il progetto DIPG

 

Il progetto DIPG

La strategia terapeutica individuata dal Progetto di Ricerca per il trattamento del DIPG è l’utilizzo di modulatori dell’attività del Caseynolitic Protease P (ClpP). ClpP è un enzima proteolitico mitocondriale il cui compito principale è quello di eliminare proteine mal ripiegate, il cui accumulo potrebbe causare malfunzionamenti cellulari e quindi anche l’insorgenza del tumore. 

Il Gruppo di Ricercatori ha già preparato in laboratorio diverse molecole, potenziali modulatori dell’attività di ClpP. Questi composti saranno sottoposti ad analisi farmacologica per verificarne l’attività, in particolare la capacità di attraversare la barriera ematoencefalica e raggiungere il sistema nervoso centrale.

Dopo una prima valutazione in vitro, i migliori preparati farmacologici verranno saggiati per verificarne la sicurezza e l’efficacia in modelli in vivo in studi pre-clinici.

I ricercatori del progetto DIPG

Antonio Scilimati è da tempo impegnato nella preparazione di composti bio-farmacologicamente attivi per la diagnosi e il trattamento di malattie che interessano organi centrali come il cervello, con una particolare attenzione a patologie ancora in cerca di soluzioni terapeutiche.

Per la realizzazione del progetto DIPG, il team di Ricerca costituito da Scilimati si è avvalso inoltre della collaborazione di Savina Ferorelli che coordina le attività di sintesi e preparazione di nuovi composti, insieme ad Antonella Centonze, destinataria della Borsa di Ricerca devoluta dall’azienda Itelpharma. Maria Grazia Perrone insieme all’assegnista di Ricerca Morena Miciaccia si occuperanno poi della caratterizzazione bio-farmacologica dei potenziali nuovi farmaci.

Il Gruppo di Ricerca dei professori Scilimati-Ferorelli-Perrone ha aperto diverse collaborazioni nazionali e internazionali, tra cui:

  • l’Oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma,
  • l’Oncologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria-Ospedali Riuniti di Ancona,
  • l’Università di Washington,
  • il Kinderspital di Zurigo,
  • l’UCSF Benioff Children’s Hospital,
  • l’UCSF Weill Institute for Neurosciences,
  • il Children’s Hospital Oakland Research Institute dell’University of California.

Non solo la Borsa di ricerca da Itelpharma per il progetto DIPG

Per sostenere il Progetto DIPG e la ricerca per una cura del glioma Pontino Intrinseco Diffuso, è stata avviata inoltre una campagna pubblica di crowdfunding su iniziativa dell’associazione Onlus Progetto G.A.I.A., fondata da genitori di bambini in cura presso il reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi di Ancona. 

Il glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG)

Il glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG) è un tumore primitivo cerebrale raro che si sviluppa nel tronco encefalico. È un tumore pediatrico, infatti colpisce principalmente bambini con un’età media di 6-7 anni.

Si manifesta con:

  • alterazioni dell’equilibrio,
  • difficoltà nel movimento di una metà del corpo associata a strabismo,
  • paresi dei muscoli facciali,
  • disfagia.

La sopravvivenza dei bambini che ne sono affetti è generalmente di 16-24 mesi, indipendentemente dal trattamento ricevuto.