Recordati chiude la seduta del 30 luglio in calo del 6,8%, complice un farmaco in fase 2 per la cheratite neurotrofica che non ha raggiunto gli obiettivi previsti: non bastano quindi i numeri solidi del primo semestre 2024 e una revisione a rialzo della guidance.
La società ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 225,4 milioni di euro, in calo dell’1% rispetto al 2023, ma il dato rettificato si è attestato a quota 301 milioni (+4,7%).
I ricavi sono pari a 1,185 miliardi (+13,5%): l’unità Specialty & Primary Care, in particolare, è stata guidata dal ramo urologia, grazie alla crescita a doppia cifra del farmaco Eligard, e al contributo per 53,7 milioni delle terapie Avodart e Combodart/Duodart.
Alla luce dei conti che rivelano un forte andamento del business, il management ha deciso di rivedere al rialzo la guidance, con ricavi netti tra 2,3 e 2,34 miliardi, ebitda tra 845 e 865 milioni e utile netto rettificato tra 560 e 580 milioni.
[su_quote cite=”Robert Koremans, CEO di Recordati” url=”Author Quote”]L’ambito in cui operiamo, in termini di ricerca e sviluppo, è rischioso in quanto a volte i risultati degli studi e dei trial non si allineano con le nostre speranze. Tuttavia, guardando al nostro operato in Recordati, sono ottimista sulle prospettive future[/su_quote]