Il futuro del farmacista industriale

La rapidissima trasformazione dell'industria farmaceutica sta coinvolgendo anche il ruolo dei farmacisti, che ora devono acquisire un ampio ventaglio di competenze per rimanere al passo con gli sviluppi in corso, imparare a condividere le conoscenze e a cooperare maggiormente anche con gli altri operatori sanitari

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Il futuro del farmacista industriale

Per ricoprire con professionalità il ruolo di farmacista nell’industria del pharma occorrono tre elementi: le conoscenze teoriche (knowledge), le abilità pratiche (skill) e le competenze per applicare la teoria alla pratica (competence).

Tutti questi fattori devono raggiungere il massimo livello e devono essere mantenuti tali nel corso di tutta la carriera del farmacista. Il compito non facile perché il pharma è un settore in profonda evoluzione. Come tutti i settori produttivi, si trova ad affrontare sfide in costante mutamento. Eventi imprevedibili come pandemie e instabilità geopolitiche, ma anche lo sviluppo di nuove terapie personalizzate e l’adozione di tecnologie produttive innovative, plasmano continuamente lo scenario sanitario globale imponendo a questo settore strategico di rispondere ai bisogni sanitari in rapida evoluzione adattandosi costantemente alle mutevoli condizioni per continuare a garantire l’accesso alle cure in modo sostenibile. La sua capacità di innovare i processi e i prodotti sarà determinante per rispondere alle emergenti esigenze di salute e al contempo realizzare gli ambiziosi obiettivi di sviluppo socio-economico del nostro pianeta.

Il ruolo chiave dei farmacisti dell’industria

I farmacisti attivi nell’industria devono essere consapevoli delle mutevoli esigenze e delle nuove competenze che si rendono man mano necessarie. È opinione condivisa che, nonostante l’elevata preparazione accademica di base, gli attuali programmi di studio non possano essere sufficienti per rendersi conforme alle reali necessità del comparto produttivo.

I farmacisti impiegati nell’industria devono sviluppare una consapevolezza critica delle dinamiche di mercato e delle innovazioni in atto, al di là di quanto appreso nel corso di studi. Solo mantenendosi flessibili e aperti all’aggiornamento professionale continuo sarà possibile rispondere adeguatamente alle sfide poste dall’evoluzione del settore e dalle crescenti aspettative dei pazienti. Un costante adattamento del profilo e delle abilità richieste appare quindi indispensabile.

EIPG (European industrial pharmacists group) ha pubblicato un concept paper dal titolo “Insights to the Industrial Pharmacist role for the future” che mira a illustrare le mutevoli esigenze del profilo professionale dei farmacisti industriali.

L’obiettivo del documento – destinato ai farmacisti a tutti gli stadi della loro carriera compresi coloro che lavorano in settori diversi dall’industria farmaceutica – è valutare e determinare i ruoli futuri in cui il farmacista industriale lavorerà e quali conoscenze, competenze e abilità saranno necessarie per soddisfare le esigenze in questi ruoli futuri.

Scarica il concept paper EIPG

Nuove competenze del farmacista industriale

Secondo il documento, il farmacista che opera nell’industria farmaceutica è chiamato ad adattarsi costantemente alle trasformazioni dell’ambiente scientifico e di produzione. Se da un lato i principi alla base dei processi per la sintesi di piccole molecole sono consolidati da decenni, dall’altro l’innovazione tecnologica procede a ritmo incessante implementando progressivi miglioramenti nei processi produttivi e gestionali.

Compito chiave del farmacista industriale sarà dunque accompagnare l’azienda nel percorso di ammodernamento e aggiornamento costante, per garantire qualità e sicurezza anche grazie all’adozione delle migliori soluzioni disponibili.

Nel suo report, il gruppo consultivo di Eipg ha descritto i principali ruoli che un farmacista può assumere nell’industria del pharma e ha indicato le differenti competenze necessarie.

I farmacisti – spiegano i ricercatori – dovrebbero impegnarsi nell’apprendimento permanente rimanendo aggiornati con gli ultimi progressi nelle scienze farmaceutiche, nelle linee guida sulla pratica clinica e nei cambiamenti normativi. Per raggiungere questo risultato possono partecipare a conferenze, seminari, workshop e webinar, nonché perseguire corsi di formazione post-laurea, certificazioni e programmi di formazione specialistica”.

In questo, il profilo del farmacista industriale gode di particolare versatilità: le sue competenze trasversali in campo chimico-biologico gli consentono di spaziare tra diverse mansioni aziendali. Specializzarsi in determinate aree attraverso percorsi di certificazione e aggiornamento continuo accresce ulteriormente sia le sua competenze che la sua autorevolezza. Il background eclettico rappresenta un valore aggiunto, grazie al quale può offrire un contributo qualificato a molteplici attività dell’industria farmaceutica.

Ma non è solo questione di aggiornare le proprie conoscenze teoriche.  Anche la partecipazione attiva ad associazioni e società scientifiche del settore rappresenta un’occasione importante per ampliare la propria rete professionale e rimanere aggiornati sulle evoluzioni del mondo farmaceutico.

Attraverso incontri, gruppi online e collaborazioni con i colleghi è possibile condividere know-how, discutere di best practice e tendenze emergenti. Altrettanto formativa risulta l’esperienza sul campo all’interno dell’industria, dove si ha la possibilità di affiancare professionisti affermati o intraprendere tirocini formativi. Queste opportunità pratiche permettono di acquisire nuove competenze applicando le conoscenze teoriche in diversi contesti aziendali, affinando la capacità di lavorare in team e confrontandosi con realtà eterogenee.

Networking e formazione “sul campo” risultano strategici per mantenere il passo con i mutamenti del settore.

La forza della cooperazione

Anche la ricerca rappresenta un’opportunità di crescita e può portare il farmacista a sviluppare un approccio più consapevole e aggiornato. Il coinvolgimento diretto consente di approfondire la comprensione della pratica clinica basata sull’evidenza e di affinare le capacità di valutazione critica della letteratura scientifica. In questo modo, il farmacista acquisisce competenze preziose che arricchiscono il suo bagaglio professionale che potrà essere messo a frutto nell’attività quotidiana a beneficio dei pazienti.

Per sviluppare adeguate soft skill è anche importante impegnarsi in attività che richiedono l’interazione con gli altri. Ricoprire il ruolo di tutor per studenti o colleghi meno esperti migliora le capacità di insegnamento, leadership e comunicazione. Collaborare con altri professionisti sanitari rafforza il lavoro di squadra e la comunicazione. Confronto interdisciplinare e iniziative congiunte per la cura dei pazienti migliorano gli esiti e ampliano le conoscenze dei farmacisti. Sviluppare capacità di leadership permette ai farmacisti di assumere ruoli manageriali, guidare team e promuovere innovazione nell’industria farmaceutica.

Infine, è fondamentale rimanere aggiornati con le ultime tendenze tecnologiche nella pratica farmaceutica. La quarta rivoluzione industriale è già qui e la quinta, focalizzata sulla collaborazione tra intelligenza artificiale ed esseri umani, è alle porte. Nel settore farmaceutico, la fabbrica del futuro sta diventando realtà: digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data, robotica e metodi di produzione avanzati sono ormai la regola, non più l’eccezione.

Non solo: i farmacisti dovranno anche familiarizzare con i sistemi di gestione delle farmacie, le cartelle cliniche elettroniche, i software relativi ai farmaci e gli strumenti sanitari digitali. Abbracciare la tecnologia, comprendendone le implicazioni, permetterà di ottimizzare flussi di lavoro, cura dei pazienti e sicurezza dei farmaci.