L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ha pubblicato il primo rapporto riguardante la farmacovigilanza sui vaccini anti COVID-19.
Si tratta del primo documento che raccoglie tutte le segnalazioni fatte alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza e riguardanti possibili reazioni avverse manifestate da chi ha ricevuto il vaccino contro SarS-CoV-2 nel periodo tra il 27 dicembre 2020 e il 26 gennaio 2021. Da qui in avanti, Aifa aggiornerà il suo dispositivo con scadenza mensile.
Le reazioni avverse vaccinali riguardano nel 99% dei casi il vaccino Comirnaty di Pfizer/BioNTech (autorizzato da Aifa il 22/12/2020 e utilizzato per la campagna vaccinale dal 27/12/2020) e, nell’1% dei casi, il vaccino prodotto da Moderna (autorizzato da Aifa il 07/01/2021 e impiegato dal 14/01/2021).
La stragrande maggioranza degli effetti indesiderati segnalati riguarda quindi il vaccino di Pfizer/BioNTech sviluppato con la nuova tecnologia basata su RNA messaggero.
I dati di farmacovigilanza
In totale, sono state 7.337 le segnalazioni fatte alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza e sono relative a 1.564.090 dosi di vaccino inoculate, ossia 469 ogni 100.000 somministrazioni per via intramuscolare. Nel 92,4% dei casi, le reazioni manifestate non sono state di grave entità e consistono in:
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febbre
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dolore nella sede di iniezione del vaccino
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stanchezza
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mialgie (dolori muscolari)
In particolare, dopo somministrazione di Comirnaty si sono manifestati sintomi quali
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parestesie
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disturbi del gusto
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cefalea
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vertigini
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sonnolenza
Dopo somministrazione del vaccino di Moderna si sono verificati invece prevalentemente:
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nausea
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dolori addominali
In generale, la febbre è comparsa soprattutto dopo l’erogazione della seconda dose di vaccino, mentre, sotto l’aspetto cronologico, il rapporto Aifa segnala che gli eventi avversi segnalati sono comparsi nell’85% dei casi il giorno stesso della vaccinazione o durante il giorno successivo.
Notizie tranquillizzanti sulla sicurezza del vaccino di Pfizer/BioNTech, dunque.