I vaccini anti Covid-19 di Merck non passano le prove sperimentali

I deludenti risultati emersi dai test eseguiti sui candidati vaccini V591 e V590 hanno portato alla scelta di interrompere le sperimentazioni

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i vaccini anti covid di Merck non passano le prove sperimentali

Il produttore di farmaci tedesco Merck & Co, che a sede a Darmstadt, in Germania, ha dichiarato lunedì che metterà fine al suo programma di sviluppo di vaccini anti Covid-19.

La decisione è stata presa in seguito ai deludenti risultati emersi dai test eseguiti sui suoi due candidati vaccini: V591 e V590. Il primo è stato ottenuto dalla casa farmaceutica tedesca grazie all’acquisto del produttore austriaco Themis Bioscience; il secondo è invece stato sviluppato in collaborazione con IAVI, una società di ricerca senza finalità di lucro.

Risultati deludenti dei vaccini anti COVID-19 di Merck

In particolare, le prove sui due candidati vaccini contro COVID-19 hanno ottenuto una risposta immunitaria modesta, inferiore a quella riscontrata in pazienti guariti da COVID-19 e minore anche di quanto ottenuto dai vaccini prodotti da case farmaceutiche rivali come Pfizer Inc /BioNTech e Moderna Inc, già in commercio e utilizzati in molte Nazioni in tutto il mondo.

Altri inciampi durante il percorso di ricerca sperimentale dei vaccini

Non si tratta certamente di una buona notizia, visto che la decisione di Merck, comunque entrata nella corsa per la ricerca di vaccini anti COVID-19 con un certo ritardo, priva l’umanità intera di un prodotto che, in caso di successo, avrebbe costituito un’arma in più per contrastare la pandemia causata dal nuovo coronavirus che ha contagiato finora oltre 100 milioni di persone e ucciso oltre 2 milioni di esseri umani in tutto il mondo.

Se si considera anche che due case farmaceutiche alleate, Sanofi e GlaxoSmithKline, avevano già annunciato il mese scorso che il loro prodotto non sarà disponibile fino alla fine del 2021, questo significa che in un mese abbiamo detto addio, in un caso definitivamente e nell’altro fino all’inizio del 2022, a due strumenti fondamentali nella lotta contro il virus SarS-CoV-2.

I prossimi colpi in porta, ma con ritardi

Tra le altre aziende prossime al lancio del loro prodotto vaccinale anti COVID-19 c’è la Johnson&Johnson, che avrebbe dovuto presentare i risultati definitivi relativi ai suoi test nel mese di febbraio 2021 ma probabilmente slitterà ad aprile, mentre l’approvazione in Europa del vaccino di AstraZeneca Plc arriverà alla fine di questa settimana dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) salvo sorprese peraltro improbabili. Tuttavia, la casa farmaceutica britannica ha già fatto sapere alle Autorità di Bruxelles che la fornitura delle dosi di vaccino, così come erano state pattuite in precedenza, subirà forti ritardi a causa di non meglio precisati problemi tecnici di produzione facendo irritare, e non poco, i vertici dell’Unione Europea.

Merck si concentrerà su farmaci antivirali

Merck ha anche dichiarato che non rinuncerà alla lotta contro la pandemia ma concentrerà le sue forze e le sue risorse nello sviluppo di farmaci antivirali contro il coronavirus.

Attualmente sta valutando due medicamenti sperimentali, entrambi a somministrazione orale: MK-7110 e MK-4482.

  • Il primo si trova attualmente in sperimentazione di fase 3 ed è un immunomodulatore studiato come trattamento per pazienti ospedalizzati con forme gravi di COVID-19. I risultati sono attesi nel primo trimestre 2021.
  • Il secondo, chiamato molnupiravir, è stato sviluppato in accordo con Ridgeback Bio e viene testato sia in ambiente ospedaliero che ambulatoriale. La fase 2/3 della sperimentazione sul farmaco dovrebbe terminare a maggio, ma i primi risultati sulla sua efficacia sono attesi nel primo trimestre di quest’anno e verranno resi pubblici se saranno significativi sul piano clinico.