Il vaccino anti Covid-19 di Johnson&Johnson sembra efficace contro il virus SARS-CoV-2.
La casa farmaceutica statunitense, tramite la sua filiale Janssen, ha divulgato i risultati iniziali delle sperimentazioni di fase 3 relative al suo candidato vaccino anti COVID-19 contrassegnato dalla sigla JNJ-78436735.
I risultati iniziali del vaccino anti Covid-19 di Johnson&Johnson
Il prodotto presenterebbe un’efficacia del 66% nella prevenzione delle forme moderate e severe e dell’85% in riferimento ai soli casi gravi. Non si sa ancora invece se funzionerà anche contro le varianti del nuovo coronavirus. Più in dettaglio, L’efficacia del vaccino riscontrata nei vari trial sarebbe del 72% negli Stati Uniti, del 66% nella sperimentazione eseguita in tre continenti e del 57% in Sudafrica, dove è stata riscontrata una variante particolarmente contagiosa di SARS-CoV.2.
Gli studi di fase 3 hanno coinvolto circa 44mila persone in tutto il mondo e sono stati eseguiti in 215 centri distribuiti in vari Paesi: Sud Africa, Stati Uniti, Brasile, Messico, Cile, Perù e Colombia.
400 milioni di dosi ordinate dall’Europa
I risultati, peraltro iniziali, non sono stati ancora pubblicati su una rivista scientifica. Secondo il Guardian, l’Europa avrebbe comunque già ordinato alla casa farmaceutica statunitense ben 400 milioni di dosi. L’efficacia generale contro forme gravi di Covid-19 è dell’85% in soggetti con età superiore ai 18 anni e dopo 28 giorni dalla somministrazione del vaccino.
Meccanismo d’azione
Il vaccino sviluppato da Janssen utilizza un vettore virale reso inoffensivo nel quale è stato inserito un gene capace di codificare una parte del nuovo coronavirus contro il quale il sistema immunitario reagisce. La tecnologia utilizzata dal produttore è la piattaforma AdVac, impiegata anche per produrre il vaccino contro il virus Ebola, di recente approvato.
I vantaggi del vaccino anti Covid-19 di Johnson&Johnson
Il vaccino di Johnson & Johnson presenta due importanti aspetti che lo potrebbero avvantaggiare rispetto a quelli già in uso in Europa (Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca). Prima di tutto è un prodotto a somministrazione unica, ossia ‘single shot’, mentre gli altri hanno un regime che prevede l’inoculazione di due dosi. In secondo luogo, è sufficiente conservarlo per tre mesi in un comune frigorifero (temperature tra i 2 e gli 8 gradi centigradi) senza che si verifichino degradi, il che ne semplifica sia lo stoccaggio che la distribuzione.