Una sessione del 7° Congresso della SIGR è dedicata all’assistenza sanitaria a distanza e, in particolare, alle possibili modalità di erogazione di servizi di telemedicina per pazienti gastroreumatologici.
Il presidente del Congresso, Bruno Laganà, auspica che le associazioni dei pazienti contribuiscano a formare le sensibilità di chi riceve i servizi di telemedicina. È infatti necessario un cambio di mentalità per accettare la riduzione delle visite in presenza che sono considerate atti di cura sia dal paziente sia dal medico.
Possibilità di erogazione di servizi di telemedicina per pazienti gastroreumatologici
Il presidente SIGR Vincenzo Bruzzese delinea alcuni aspetti procedurali da considerare per verificare poi la fattibilità sul piano tecnologico:
- connessione di rete stabile, veloce e abbastanza potente da supportare lo scambio di dati nonché la comunicazione tra chi conduce la visita e veicola le cure e chi le riceve,
- distribuzione di tecnologie come computer dotati di videocamera,
- interoperabilità delle piattaforme digitali gestite dalle Regioni se collegate al fascicolo sanitario elettronico (FSE),
- integrazione informatica delle cartelle digitali con il sistema di ricette dematerializzate,
- protezione dei dati sanitari,
- formazione di figure (caregiver, familiari informati, infermieri ecc.) addestrate per fornire supporto ai malati, che spesso sono anche anziani, nella ricezione dei servizi di telemedicina e nell’esecuzione dei test clinimetrici.
Bruzzese dichiara la disponibilità della SIGR ad avviare la sperimentazione di servizi di telemedicina individuando tempi e fasce orarie di erogazione.
Palma Scolieri, dirigente medico e specialista in reumatologia presso l’UOC di Medicina Interna dell’ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma, descrive le differenze nella presa in carico dei pazienti tra prestazioni di cura reumatologica e prestazioni gastroenterologiche.
Le prestazioni di cura reumatologica a distanza possono collocarsi soprattutto durante il follow up del paziente. Le visite di controllo sono generalmente fissate ogni 3 mesi dopo una prima visita svolta necessariamente in presenza.
La prestazione gastroenterologica sostituisce più facilmente l’esame obiettivo in presenza con la diagnostica strumentale (es. esame endoscopico precedente la visita). In questo caso, sessioni schedulate di telemedicina consentirebbero d’intercettare tempestivamente peggioramenti del quadro clinico gastroenterologico in pazienti cronici stabilizzati.
Gli indici clinimetrici
Gli indici clinimetrici servono a standardizzare i dati sanitari dando un valore numerico all’espressione di un sintomo. Questo consente a chiunque si trovi a gestire un paziente cronico di riconoscere un’attività di malattia bassa oppure alta e quindi di intervenire sul piano terapeutico.
Gli indici clinimetrici gastroreumatologici sono normalmente usati dai medici nel corso delle visite di follow up frontali. Il loro uso può essere esteso alla telemedicina attraverso piattaforme che usino un linguaggio fondato anche sulla clinimetria. Questo faciliterebbe sia la raccolta di dati standardizzati e confrontabili da inserire nel FSE sia la padronanza da parte del paziente dei suoi dati sanitari.
In questa direzione, è fondamentale il ruolo dell’infermiere o di una figura intermediaria ad hoc per la telemedicina in gastroreumatologia. Questa figura deve essere il primo attore nell’esecuzione dei test clinimetrici, aiutando il paziente cronico e anziano nella compilazione dei questionari di auto-valutazione, nell’elaborazione e nell’archiviazione dei dati, compresi quelli utili per migliorare la qualità dell’assistenza.
Il 7° Congresso nazionale della Società Italiana di Gastroreumatologia (SIGR) è in corso con modalità FAD dal 15 novembre 2020 al 15 febbraio 2021.