Il cuore in un chip

Lo sviluppo di nuovi approcci sempre più sofisticati fornisce l’impulso per limitare fortemente la sperimentazione animale per testare prodotti a uso umano

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Il cuore in un chip

Per lungo tempo le sperimentazioni di prodotti a uso umano sono state svolte su animali: dalle prove tossicologiche di base fino ai test su farmaci, cosmetici, prodotti chimici. Con il cambiare della sensibilità comune e con il crescente rispetto riservato agli animali, compresi quelli da laboratorio, si sono cercate soluzioni diverse.

La ricerca in vitro, per esempio, non pone sostanzialmente problemi agli occhi del pubblico, è relativamente poco costosa ed è suscettibile di cicli iterativi di tentativi ed errori utilizzando disegni di studio statisticamente molto solidi.

Anche la bioingegneria degli organoidi umani e degli organi su chip si è mostrata una strada di ricerca estremamente promettente, come hanno dimostrato anche i numerosi studi condotti sul Covid-19.

Lo sviluppo di questi e altri nuovi approcci sempre più sofisticati fornisce quindi l’impulso per limitare fortemente l’utilizzo di animali nelle sperimentazioni biomediche.

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