Il Regno Unito potrebbe essere aggredito da un’ondata improvvisa di medicinali contraffatti se non verrà trovato un accordo per l’uscita dalla UE. Questa eventualità avrebbe un impatto drammatico sulla sicurezza dei pazienti, ha sottolineato la Royal Pharmaceutical Society (RPS) in una dichiarazione pubblicata il 13 ottobre scorso.
Senza un accordo, infatti, il 1 gennaio 2021 decadrebbe la Direttiva Europea 2011/62/EU, nota come Direttiva anti-contraffazione, in vigore dal febbraio 2019. La 2011/62/EU introduce elementi di sicurezza obbligatori e istituisce un database europeo a tutela dei pazienti.
Il no deal interromperebbe anche l’accesso alle banche dati della Gran Bretagna, un aspetto già sottolineato dal MHRA. Al sicuro, invece, l’Irlanda del Nord, dove la direttiva continuerà ad essere in vigore.
In UK serve un piano che aiuti a fermare la circolazione di medicinali falsi o contraffatti
Nella lettera aperta indirizzata al Ministro della Salute britannico Matt Hancock, la presidente di RPS Sandra Gidley ha chiesto con urgenza un piano solido che aiuti nell’autenticazione dei farmaci e che possibilmente garantisca continuità con le disposizioni stabilite della direttiva.
“È inaccettabile” ha commentato la Gidley “che nei mesi finali del periodo di transizione della Brexit non siano stati implementati programmi a contrasto della circolazione di medicinali falsi o contraffatti nel Regno Unito. Con i 45 milioni di confezioni di farmaci che si muovono fra UK e UE ogni mese, questo è un punto critico per la sicurezza dei pazienti”.
L’allarme, ancorché parso all’epoca prematuro, era stato già lanciato nel giugno 2019 da Martin Sawer, direttore esecutivo della Healthcare Distribution Association. Sawer aveva espresso la preoccupazione sul fatto che, in assenza di un accordo con l’UE, i farmaci nel Regno Unito sarebbero stati meno sicuri.
Questa criticità è stata acuita dalla crisi COVID-19, che i contraffattori stanno sfruttando per distribuire medicinali falsi, facilitati dall’aumento della domanda e dalle carenze registrate.
Il Governo britannico sta lavorando al Medicines and Medical Devices Bill (MMDB), che si propone di riempire i vuoti regolatori emersi nell’ambito dei farmaci e dei dispositivi medici nel periodo della transizione. Gli emendamenti alla legge dovrebbero essere discussi in queste settimane.