Evoluzione del lavoro nell’industria farmaceutica

La farmaceutica è il settore dove sono più numerose le imprese che ritengono che l'adozione delle nuove tecnologie porterà ad aumentare l'occupazione

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Il campo farmaceutico è in costante evoluzione e l’adozione delle tecnologie sta cambiando la natura del lavoro in questo settore. La digital health costringerà a un ripensamento dei curricula universitari in medicina e nelle scienze della vita.

Le fasi del settore healthcare

Per comprendere la situazione attuale del settore healthcare, è necessario esaminare le diverse fasi che ha attraversato. La prima fase è stata quella della “industria farmaceutica ricca“, caratterizzata da un approccio che garantiva sanità illimitata a tutti attraverso il rimborso senza limiti dei farmaci e l’erogazione gratuita di qualsiasi tipo di prestazione. Tuttavia, questo approccio ha messo in difficoltà lo Stato e ha portato a un abuso da parte dei cittadini.

Intorno al 2001 ci fu un primo tentativo di risparmiare sulla spesa sanitaria nazionale con l’introduzione dei farmaci generici e della legge sulla sostituibilità in farmacia. Ciò ha portato allo spostamento delle aziende farmaceutiche verso il biotech e le patologie specialistiche, causando una forte riduzione del numero degli informatori sul campo.

A partire da questo periodo si sono affermate nuove figure professionali nell’ambito del market access, medical marketing, quality assurance e in campo regolatorio. Sono ancora oggi figure ampiamente qualificate e ricercate.

Attualmente il focus è l’avvento della tecnologia digitale. La digital health, ovvero tutte le tecnologie digitali che riguardano la salute, sta infatti già portando avanti una nuova fase di evoluzione del settore. La diffusione della “salute digitale” costringerà a una trasformazione dei curricula universitari in medicina o in scienze della vita, in quanto avrà un impatto disruptive su tutte le fasi del patient journey.

Come tenersi al passo?

Quello che sta accadendo oggi richiede professionalità che l’accademia ancora non è pronta a formare adeguatamente. Sarà certamente necessario rivedere i corsi universitari per affrontare il divario temporale tra il presente e il futuro, dato che gli attuali percorsi di studio sono ancora ancorati al passato.

Un’opzione per superare questa situazione potrebbe essere l’introduzione di programmi di master, tenuti da professionisti attivi nel settore che possono condividere conoscenze e competenze aggiornate.

Un’offerta formativa innovativa e validata da un board scientifico qualificato per accompagnare i professionisti del pharma nei loro percorsi di crescita personale e professionale è quella proposta da MakingLife attraverso la propria piattaforma MakingEducation, un luogo dove acquisire le competenze o migliorarle per essere ancora più performanti in azienda o sul mercato.

La formazione è l’investimento più importante che un’azienda può fare. È solo tramite un training ben progettato che le persone acquisiscono le abilità e le conoscenze adeguate a svolgere il proprio lavoro in modo efficace, coerente e sicuro

Paolo Pegoraro, CEO Makinglife

Le figure professionali più ricercate

Le figure professionali più ricercate nel settore farmaceutico coprono ovviamente diversi ambiti. All’interno dell’area sales sono ancora molto ricercati gli informatori scientifici, soprattutto per i nutraceutici, e gli informatori specialistici, poiché i medici desiderano ancora confrontarsi con esperti umani. Sarà importante che queste figure comprendano e utilizzino strumenti digitali, inclusa l’intelligenza artificiale, per ottimizzare il proprio lavoro.

Nell’area marketing le due figure più ricercate sono attualmente quella del product manager e quella del marketing manager mentre in quella medica molte aziende cercano persone qualificate per ricoprire il ruolo di medical scientific liason e di medical advisor.

Sono altresì molto richieste tutte le figure che ruotano intorno all’accesso del farmaco sul mercato (regional market access manager e market access manager) e che ne valutano gli aspetti regolatori, oltre che di farmacovigilanza.

Sono molto gettonate anche altre figure specializzate in grado di gestire gli ambiti dell’area clinica, della logistica, della supply chain, delle risorse umane e della finanza.

Le nuove figure legate alla tecnologia

Saranno sempre più necessarie figure specializzate nello sviluppo della digital health, che richiederanno competenze manageriali tradizionali integrate con una conoscenza approfondita delle applicazioni di intelligenza artificiale.

I giovani talenti che si avvicinano a questo settore dovranno avere un approccio orientato all’apprendimento continuo, dato che l’industria è in costante evoluzione grazie alla trasformazione digitale. Dovranno anche essere capaci di lavorare e imparare all’interno di team distribuiti, poiché il lavoro remoto è sempre più diffuso.

Le principali professioni nel pharma legate alle tecnologie

Data scientist: un professionista che analizza grandi quantità di dati raccolti da studi clinici, sperimentazioni e altri fonti per ottenere informazioni utili sulle prestazioni dei farmaci e sulle esigenze dei pazienti.

Esperto di intelligenza artificiale: un professionista che sviluppa e utilizza algoritmi di apprendimento automatico e di intelligenza artificiale per migliorare la scoperta di nuovi farmaci, la valutazione della sicurezza dei farmaci e la personalizzazione dei trattamenti.

Esperto di robotica e automazione: un professionista che utilizza le tecnologie robotiche per automatizzare il processo di sviluppo e produzione di farmaci, dalla sintesi dei composti alla distribuzione.

Scienziato dei materiali: un professionista che sviluppa nuovi materiali per i dispositivi medici, come sensori, pompe, impianti e protesi, per migliorare la loro sicurezza, durata e funzionalità.

Tecnologo farmaceutico: un professionista che utilizza le tecnologie informatiche per monitorare la produzione di farmaci, garantendo che siano prodotti in modo sicuro e rispettino le normative.

Esperto di realtà aumentata e virtuale: un professionista che utilizza la realtà aumentata e virtuale per migliorare l’efficacia dei trattamenti, la formazione degli operatori sanitari e la comprensione dei pazienti delle proprie condizioni.