Vaccino anti COVID-19 Johnson&Johnson: ritardo produttivo?

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vaccino covid-19 moderna

Il vaccino anti COVID-19 Johnson&Johnson in corso di sviluppo presenta due caratteristiche potenziali di notevole interesse pratico:

  • non ha bisogno di una rigorosa catena del freddo per il trasporto e la conservazione
  • è necessaria una sola dose per ottenere l’immunità contro il virus SarS-CoV-2

Sarebbero emersi però alcuni problemi che potrebbero causare un certo ritardo nella produzione del vaccino.

Il ritardo sul vaccino anti COVID-19 Johnson&Johnson

In effetti, Johnson & Johnson inizialmente prevedeva di essere in grado di fabbricare 12 milioni di dosi entro la fine di febbraio mentre adesso questa data potrebbe essere posticipata alla fine del mese di aprile del 2021. Si tratta di un ritardo di solo due mesi circa che però comporterebbe un ulteriore rallentamento della campagna di vaccinazione in corso in tutto il mondo e già complicata attualmente dalla non certo infinita disponibilità di dosi.

Il condizionale rimane però d’obbligo in quanto Johnson&Johnson deve ancora confermare questo ritardo. “Stiamo discutendo attivamente con le autorità di regolamentazione per quanto riguarda l’approvazione e la convalida dei nostri processi di produzione“, ha detto il portavoce della società, secondo un articolo apparso su Politico, il quotidiano americano con sede a Arlington County in Virginia.

Operazione Warp Speed

Johnson & Johnson è partner dell’operazione Warp Speed, ​​focalizzata sulla produzione di vaccini anti COVID-19. Il suo co-direttore, Moncef Slaoui, ritiene che la produzione potrebbe effettivamente essere ritardata ma che comunque già a febbraio sarà possibile avere a disposizione alcuni quantitativi del vaccino, seppure in misura ridotta rispetto al previsto.

Una maggiore produzione di compenso potrebbe però essere messa in atto nel mese di aprile.

Secondo un articolo di Bloomberg, si conta molto sul prodotto di Johnson&Johnson che ha mostrato di essere sicuro ed efficace con il vantaggio del dosaggio ‘one-shot’ rispetto agli altri vaccini in uso attualmente che prevedono tutti un regime a doppia somministrazione.

I test finali e studi sono in fase di ultimazione e i risultati dovrebbero essere disponibili entro l’inizio di febbraio. L’autorizzazione normativa è attesa entro marzo.