Antibiotici, al via il cruscotto di monitoraggio regionale

Un nuovo strumento creato da Aifa e online dal 25 gennaio aiuterà i territori a tenere sotto controllo le prescrizioni e a promuovere l’appropriatezza.

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cruscotto di monitoraggio antibiotici Aifa

Regione che vai, strategia che trovi. In seguito all’adozione del Piano nazionale di contrasto all’antimicrobico resistenza (Pncar) nel 2017, i territori hanno adottato diverse iniziative per promuovere l’uso appropriato degli antibiotici.

Quasi tutte le Regioni hanno predisposto linee guida e raccomandazioni per la prescrizione in ambito sia ospedaliero che territoriale e hanno adottato sistemi di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza. La maggior parte ha, inoltre, avviato specifici corsi di formazione rivolti agli operatori sanitari in modalità residenziale e a distanza (Fad) e ha elaborato analisi per tenere sotto controllo i consumi, con particolare attenzione ad alcune categorie di antibiotici, come per esempio i fluorochinoloni.

E ancora, sono stati introdotti specifici report per i medici di medicina generale con l’indicazione dei valori di riferimento dei consumi e della spesa per incentivare self-audit, mentre in ospedale è stato previsto il modulo di richiesta motivata di antibiotici e la revisione a campione delle cartelle cliniche. Infine, alcune regioni, in particolare Emilia Romagna, Campania, Sicilia, hanno promosso campagne di comunicazione rivolte ai cittadini.

Un sistema di benchmarking

Tutte azioni virtuose, che però non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Pncar.

Per questo, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), oltre ad auspicare l’implementazione di nuove iniziative e il rafforzamento di quelle già adottate, ha deciso di creare, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali, i ministeri dell’Economia e della Salute, le Regioni e province autonome, il cruscotto regionale per il monitoraggio dell’uso degli antibiotici, un nuovo strumento che sarà reso disponibile online dal 25 gennaio 2021 con lo scopo di supportare le regioni e i territori nel controllo delle prescrizioni.

Grazie a questo sistema, sarà possibile avere tempestivamente a disposizione i dati, monitorare costantemente gli indicatori del Pncar, promuovere l’appropriatezza prescrittiva a livello regionale, effettuare il benchmarking interno ed esterno confrontandosi con le migliori performance (il cruscotto presenta grafici di sintesi mostrando il valore delle singole Asl rispetto a quello regionale e nazionale), massimizzare il potenziale informativo disponibile.

«Nell’ambito del cruscotto del sistema Tessera sanitaria è stata creata un’area dedicata al sistema alla quale potranno accedere gli operatori che possiedono funzioni di coordinamento a livello regionale e locale», chiarisce Francesco Trotta, dirigente del settore Hta ed economia del farmaco di Aifa.

Gli sviluppi futuri

Gli indicatori misurati dal cruscotto riguardano sia la popolazione generale, sia quella pediatrica. Nel primo caso si monitorano il consumo di associazioni di penicilline (compresi gli inibitori delle beta-lattamasi), cefalosporine di terza e quarta generazione, fluorochinoloni; il rapporto tra antibiotici ad ampio spettro e a spettro ristretto; la valutazione stagionale di antibatterici per uso sistemico e dei chinoloni. Nel secondo si misurano, invece, la prescrizione di penicilline, associazioni di penicilline (compresi gli inibitori delle beta-lattamasi), cefalosporine, macrolidi, e il rapporto tra l’impiego di amoxicillina e di amoxicillina più acido clavulanico.

In particolare, quest’ultima associazione rappresenta l’antibiotico più utilizzato, e probabilmente si tratta di un sovra-utilizzo visto che in molti casi risulterebbe efficace anche la sola amoxicillina, che possiede uno spettro d’azione più selettivo e quindi ha un minore impatto sulle resistenze.

«Questi indicatori sono specifici e aggiornati», commenta l’esperto, «il che consente di pianificare interventi mirati coinvolgendo i medici prescrittori». I prossimi sviluppi previsti includono una formazione sull’impiego del sistema e la raccolta di suggerimenti da parte degli utenti, l’inserimento di nuovi indicatori, l’impiego di altre fonti di dati per arricchire le analisi del fenomeno, la verifica dell’effettiva adozione da parte delle regioni nelle attività di programmazione e monitoraggio.