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Terapie avanzate, tra ruolo e normativa

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Terapie avanzate, tra ruolo e normativa

Le terapie avanzate, anche note come Advanced therapy medicinal products (Atmp), sono dei medicinali biologici innovativi che stanno trasformando l’approccio terapeutico ad alcune patologie, come quelle rare od oncologiche. Sono il frutto del continuo progresso della ricerca scientifica e dal momento che si stanno affermando sempre più nella nostra realtà è stato necessario riformare le classificazioni e le normative che le regolano.

Per questo, MakingLife ha organizzato un corso sull’argomento a cura di Paola Minghetti, professore ordinario di Tecnologia e legislazione farmaceutica presso l’Università degli Studi di Milano e membro del Segretariato di valutazione e autorizzazione dei medicinali di Aifa. Paola Minghetti ci racconta come vengono classificate queste terapie e come gli organi competenti collaborino per regolarle a livello europeo.

Classificazione dei medicinali

Riuscire a organizzare i diversi tipi di medicinali all’interno di categorie è fondamentale per tutelare la salute pubblica, in quanto ciò richiede di differenziare i requisiti e gli studi necessari in base alla complessità dei prodotti.

A livello europeo, quindi, sono state definite quattro categorie: 

  • medicinali con principi attivi di natura chimica, ovvero i farmaci tradizionali prodotti tramite sintesi chimica che danno luogo a molecole farmacologicamente attive;
  • medicinali biologici, che comprendono prodotti già ben consolidati come i farmaci biotecnologici, ma anche più innovativi, come le terapie avanzate;
  • medicinali complessi non-biologici che, pur essendo di origine chimica, sono complessi in quanto vengono prodotti per sintesi di molecole più grosse ed eterogenee;
  • medicinali combinati tra farmaci e dispositivi medici, anch’essi molto recenti e innovativi di cui non si conoscono ancora bene tutte le problematiche.

Per ciascuna di queste categorie, la normativa europea prevede l’obbligo di ottenere due autorizzazioni preventive. La prima è un’autorizzazione alla produzione (Ap) che garantisce la qualità sia delle materie prime farmaceutiche sia del medicinale finito. La seconda, invece, riguarda l’immissione in commercio (Aic) che garantisce un rapporto rischio-beneficio del prodotto a favore del beneficio, a seguito di una valutazione scientifica dei requisiti di sicurezza ed efficacia del medicinale.

Definizione di terapie avanzate

Le terapie avanzate ricadono dunque nella categoria dei medicinali biologici in quanto, come affermato da Aifa, “contengono materiale genetico o cellule staminali sottoposte a un processo biotecnologico”.

Non sempre però il loro ruolo è stato così chiaro. In un primo momento, infatti, si è discusso se esse dovessero essere considerate medicinali oppure semplici trapianti. Si è arrivati alla conclusione che se le cellule che vengono prelevate da un corpo umano subiscono una sostanziale manipolazione, allora devono essere trattate come dei medicinali e necessitano di un controllo più ampio. 

Una volta specificati questi primi limiti, a livello europeo è stata proposta una definizione per riuscire a effettuare un’ulteriore classificazione all’interno di questo gruppo di prodotti. 

Per cui, per medicinale per terapia avanzata si intende uno qualsiasi dei seguenti medicinali a uso umano:

  • medicinali di terapia genica: di origine biologica, riguardano una sostanza attiva che al suo interno contiene un acido nucleico ricombinante che va a modificare una sequenza genica;
  • medicinali di terapia cellulare somatica: di origine biologica, riguardano cellule o tessuti che sono stati sottoposti a una manipolazione rilevante che altera le caratteristiche biologiche di base al fine di trattare, prevenire o diagnosticare una malattia;
  • medicinali di ingegneria tissutale: riguardano cellule o tessuti che sono stati sottoposti a una manipolazione rilevante o che non sono destinati a essere utilizzati per le stesse funzioni originarie nell’organismo, al fine di riparare, rigenerare o sostituire tessuti umani;
  • medicinali per terapie avanzate combinate: riguardano medicinali che vengono accoppiati a uno a più dispositivi medici e la cui azione terapeutica deve essere primaria rispetto a quella dei dispositivi in questione.

    Iter di approvazione degli Atmp

    Dato che i medicinali per le terapie avanzate sono molto recenti, la normativa che li regola è subito nata a livello europeo con una procedura centralizzata. I vantaggi di questo tipo di organizzazione riguardano principalmente il risparmio di tempo, in quanto una sola e unica agenzia, Ema, si occupa della loro autorizzazione all’immissione in commercio, effettuando le proprie valutazioni tramite diversi comitati.

    Nello specifico, per far fronte alla complessità di queste terapie e al rapido sviluppo delle conoscenze scientifiche, è stato istituito in seno all’Ema il Comitato per le terapie avanzate (Cat). Questo particolare organo consiste in un comitato multidisciplinare ad hoc che riunisce i migliori esperti in Europa nel settore delle terapie avanzate ed è composto, oltre che da un rappresentante per ogni Stato membro, anche da alcuni membri del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp).

    Per quanto riguarda il dossier da presentare per l’approvazione delle terapie avanzate, esso rimane sempre lo stesso, ovvero il Documento tecnico comune Ctd. L’unica variazione consiste nella possibile richiesta di requisiti supplementari che permettano il suo adattamento dal farmaco chimico all’Atmp. 

    È importante notare come molti di questi farmaci vengano rimossi dal mercato per ragioni commerciali. Ciò significa principalmente difficoltà nella produzione, in quanto non si ha un numero sufficiente di stabilimenti in grado di realizzare il medicinale, ma soprattutto criticità dell’aspetto economico dovuto agli elevati costi di produzione.

    Quindi, a volte è possibile che gli ospedali preparino i loro prodotti. Si tratta di prodotti senza Aic, che prendono il nome di hospital exemption e che vengono preparati su base non ripetitiva quando non si ha una valida alternativa terapeutica o in caso di emergenza e urgenza. Dal momento che sono realizzati all’interno dell’ospedale, questi medicinali sono regolati da normative più restrittive. Ad esempio, i controlli vengono effettuati da parte di Aifa, sotto la vigilanza di un comitato etico.

    Per quanto riguarda la rimborsabilità di questi farmaci, molti sono in classe H e vengono quindi rimborsati in ambito ospedaliero. Questo aspetto è promettente e indica quanto i medicinali per le terapie avanzate siano sempre più riconosciuti all’interno del nostro sistema sanitario, alimentando la speranza che più persone riusciranno ad accedervi nel prossimo futuro.