La responsabilità sociale nell’industria farmaceutica

Il mondo farmaceutico moderno ha preso coscienza del fatto che non può esimersi dall’impegno nel progresso sociale, dall’agire concretamente per lo sviluppo economico della società e dalla cura dell’ambiente

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La responsabilità sociale nell'industria farmaceutica

Il mondo delle industrie farmaceutiche, vista la natura stessa della sua tipologia di impresa, non poteva non sposare il nuovo modo di fare impresa socialmente responsabile. Così che, molte aziende hanno deciso di spostare il focus della loro attenzione dal classico concetto di “farmaco” a quello più globale di “paziente”, risultante di una naturale conseguenza dell’impegno più vasto che le industrie farmaceutiche vogliono assumere. Ecco che dunque si evidenziano due tendenze differenti nell’adottare ed implementare le politiche di responsabilità sociale nell’industria farmaceutica:

  1. Una più incentrata sul ruolo e l’identità dell’azienda quale attore economico, dove la CSR possiede un ruolo tendenzialmente collaterale rispetto alle sue attività primarie e dalla quale discendono politiche tese in maggior modo a massimizzare l’immagine positiva dell’azienda, quindi ad aumentarne reputazione e controllare degli impatti sociali della propria attività.
  2. Una più incentrata sul ruolo e l’identità dell’azienda quale attore sociale, dove invece la CSR possiede un ruolo centrale rispetto alle sue attività primarie e dalla quale conseguono politiche tese in maggior modo a creare sviluppo sociale inteso anche come condizione necessaria allo sviluppo dell’azienda.

Diverse declinazioni della responsabilità sociale nell’industria farmaceutica

In base a questa distinzione è possibile verificare che le imprese che prediligono un approccio sociale pongono una particolare attenzione alle seguenti caratteristiche date alla CSR:

  • Immagine specchio - la responsabilità sociale nell'industria farmaceuticaPrimato dello sviluppo sostenibile rispetto allo sviluppo economico dell’azienda;
  • creazione di valore aggiunto per sé e la società;
  • essere parte integrante della cultura di impresa e del suo modo di operare;
  • generare opportunità per l’azienda in termini di conoscenza e innovazione;
  • sviluppo sociale quale condizione dello sviluppo dell’azienda;
  • ascolto dei bisogni della società;
  • rifiuto di proporre principi generali di CSR;
  • integrazione della CSR nella attività ordinarie dell’impresa.

Nelle aziende che seguono un approccio più economico, la CSR è contraddistinta dai seguenti caratteri:

  • Ricerca del consenso alle proprie attività;
  • gestione delle implicazioni etiche delle proprie attività economiche e produttive;
  • rispetto delle leggi;
  • gestione dell’impatto sociale delle proprie attività nei confronti in particolare dei clienti e dei beneficiari dei prodotti;
  • generico impegno sociale e contributo alla comunità senza dichiarazioni degli obbiettivi e delle scelte di fondo che ne guidano l’azione;
  • restituzione alla società del proprio successo economico;
  • rispetto di tavole di valori.

Questa distinzione è presente, forse in modo inconsapevole, anche nei siti web delle aziende. Quando la responsabilità sociale d’impresa è parte integrante del nucleo dell’azienda, i contenuti riguardanti essa possono essere reperiti:

  • direttamente dalla home page;
  • in sezioni autonome molto corpose che hanno uno status logico pari a sezioni dedicate alla produzione e al marketing;
  • attraverso richiami specifici, all’interno di altre sezioni del sito.

Al contrario, nei siti delle aziende in cui la CSR occupa un posto collaterale o periferico nel quadro delle politiche imprenditoriali, le informazioni riguardanti ciò non sono raggiungibili direttamente dalla home page e sono inserite in settori specifici quali:

  • il bilancio di esercizio;
  • le relazioni internazionali;
  • le attività delle fondazioni;
  • gli eventi e la comunicazione pubblicitaria e istituzionale.

Le politiche di responsabilità sociale

In generale le politiche di responsabilità sociale nell’industria farmaceutica possono essere ricondotte in quattro grandi categorie dei programmi di CSR:

  1. politiche ambientali: orientate a minimizzare o eliminare gli impatti ambientali delle proprie attività produttive e di ricerca medica e di laboratorio;
  2. politiche sociali: ampio numero di interventi che vanno dalla solidarietà al mecenatismo;
  3. politiche della salute: possono essere attività di aiuto ai soggetti più deboli con difficoltà nell’accedere a farmaci e/o cure oppure divulgazione di cultura della salute presso il largo pubblico;
  4. politiche interne all’azienda: politiche rivolte al personale ed al contesto imprenditoriale in generale, è diretto inoltre agli ambiti che influiscono anche sulla reputazione dell’azienda. Nell’ambito di queste politiche è collocabile anche l’attività di ricerca e formazione rivolte al campo medico-farmacologico.

Il Codice deontologico di Farmindustria

Come in tutti i settori, anche nel mondo farmaceutico, come si è potuto notare anche dalla diversità dei dati raccolti dagli studi, non vi è una regolamentazione istituzionale della responsabilità sociale d’impresa. Questa è intesa piuttosto come comportamento adottabile in modo volontario dagli imprenditori per permettere che esso venga accettato con maggior consenso e implementato nelle proprie politiche con grande efficacia.

Ma in Italia Farmindustria, ossia l’Associazione delle Imprese del Farmaco, si è dotata di un Codice Deontologico che oltre ad assicurare un comportamento corretto tra le industrie regolamenta anche i rapporti tra industrie e mondo scientifico e sanitario. Questo codice, come in altri contesti internazionali, permette di regolamentare l’informazione scientifica diretta, espressa in congressi, convegni e riunioni scientifiche. Ma regola anche i rapporti dell’industria con il mondo sanitario e con le associazioni dei pazienti.

Tutti elementi questi fortemente toccati dalla responsabilità sociale di queste industrie. Una loro regolamentazione permette quindi di meglio specificare i limiti entro cui le industrie possono agire senza sconfinare in comportamenti eticamente irresponsabili.

Responsabilità sociale nell'industria farmaceutica

Informazione scientifica: le tipologie

L’informazione scientifica diretta comprende:

  • l’informazione verbale diretta al medico;
  • il materiale informativo;
  • il materiale promozionale;
  • l’aggiornamento professionale e la collaborazione scientifica;
  • la pubblicità su giornali e riviste.

I rapporti dell’industria con il mondo scientifico e sanitario e con le associazioni dei pazienti comprendono invece:

  • le consulenze scientifiche e le borse di studio;
  • i rapporti con le società scientifiche;
  • le sperimentazioni e le indagini connesse ai farmaci;
  • i siti internet;
  • i rapporti tra le aziende farmaceutiche e le associazioni dei pazienti.

Tutti questi elementi all’interno del Codice deontologico trovano precisa e meticolosa regolamentazione, atta a garantire l’eticità dei comportamenti delle industrie farmaceutiche facenti parte di Farmindustria. In questo modo le aziende presenti sul territorio italiano possono lavorare in modo etico e socialmente responsabile.

Ma la responsabilità sociale d’impresa dichiarata da molte aziende farmaceutiche come metodo di condotta delle proprie imprese è sempre rispettata? Le società farmaceutiche conducono tutti il loro rapporti secondo i principi di questa teoria? Ne parlano i codici di condotta delle industrie farmaceutiche e ora sempre più spesso anche le associazioni di pazienti. I finanziamenti che le industrie dirigono ai gruppi di tutela dei pazienti e dei consumatori vanno dichiarati e resi pubblici, sia da chi elargisce sia da chi riceve, in nome della trasparenza e della tutela dei cittadini.

La strada sembra ancora lunga su tutti e due i fronti. Per la natura di questo settore strategico e dei rapporti che intrattiene necessariamente con il mondo scientifico dei decisori pubblici e dei pazienti, il mondo farmaceutico presenta un rischio peculiare. Rischio che dietro la responsabilità sociale dichiarata si celi una irresponsabilità sociale nei i rapporti con i medici e associazioni dei pazienti.

La responsabilità sociale nell’industria farmaceutica: l’impatto di Covid-19

Nella fase attuale di incertezza dovuta al Covid-19, le aziende farmaceutiche sembrano aver risposto alle attese dei cittadini, assicurando continuità produttiva e accesso alle cure, e fornendo il proprio sostegno al sistema sanitario. Il percorso delle aziende farmaceutiche nel rapporto con l’opinione pubblica è pertanto in continua evoluzione. Negli anni recenti, le imprese del settore si sono poste l’obiettivo di “farsi conoscere”, di raccontare chi sono e cosa fanno, anche per superare vecchi pregiudizi. Nel tempo hanno poi cercato di mettere in rilievo il loro ruolo nella società.

Oggi, al tempo del Covid-19, le aziende farmaceutiche hanno avuto un ruolo sul piano informativo riguardo al virus. Hanno attirato maggiormente le persone a visitare i propri siti internet o a seguire i loro canali social, in modo propositivo. Così hanno supportato una “buona” comunicazione scientifica presso la classe medica e i pazienti/caregivers. Non è però più sufficiente raccontarsi in base a cosa si vende; oggi bisogna informare le persone su cosa fanno le aziende farmaceutiche a supporto della società.

Ancora oggi, queste tematiche di responsabilità sociale vengono raccontate meno rispetto a tematiche aziendali o di prodotto. Il cambiamento in questo caso deve avvenire sviluppando attività aziendali in cui la responsabilità sociale d’impresa diventi parte integrante del nucleo strategico dell’azienda. Si potrà così elaborare una vera e propria strategia che veda il coinvolgimento dell’organizzazione a tutti i livelli.

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