Terapie avanzate: il futuro della medicina

Organizzato da Iss e Assobiotec-Federchimica, il convengo “Terapie avanzate: dalla sostenibilità ai modelli organizzativi sul territorio” è stata occasione di confronto per individuare possibili strategie atte a preparare i sistemi sanitari ad accogliere le ATMPs

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Terapie avanzate: dalla sostenibilità ai modelli organizzativi sul territorio” è il titolo del convegno che si è tenuto a Roma il 20 maggio 2024, organizzato da Istituto Superiore di Sanità e Assobiotec, l’Associazione di Federchimica per lo sviluppo delle biotecnologie.

L’evento, dedicato alla terapie avanzate, ha fornito un importante contributo su nuovi modelli di accesso, volti a preparare i sistemi sanitari ad accogliere il frutto dell’innovazione rappresentata dalle ATMPs, al fine di assicurare ai pazienti equità e parità di trattamento nel diritto alla cura.

In particolare, durante le diverse sessioni dell’evento, si è discusso dello stato dell’arte, delle possibilità e delle sfide rappresentate da queste terapie ma anche delle possibili soluzioni per la loro sostenibilità finanziaria e degli aspetti organizzativi per la loro distribuzione sul territorio attraverso i centri erogatori.

Le terapie avanzate, difatti, rappresentano il futuro della medicina, delineandosi nei prossimi anni quale cura accessibile per un numero sempre maggiore di pazienti: entro il 2030, come sottolineato da Fabrizio Greco, Presidente di Assobiotec, potrebbero essere lanciate fino a 60 nuove terapie geniche e cellulari a livello globale.

L’ultimo report di Alliance Regenerative Medicines parla di più di 1.900 trials nel mondo, di cui 112 già in fase 3, e di 360 studi clinici in Europa con una cinquantina nella fase pre-autorizzativa.

L’Italia ha sempre avuto nella ricerca e sviluppo delle terapie avanzate un ruolo chiave: basti pensare che, tra le prime terapie avanzate approvate da EMA, ben 4 sono frutto della ricerca italiana.
Oggi l’impegno prosegue con 23 studi clinici in corso nel 2022 in aree come malattie rare, malattie neurodegenerative e tumori, nonché con importanti investimenti economici: si stima, a tal proposito, una spesa a carico dei Sistemi Sanitari Nazionali tra 905 e 1,810 milioni di euro per l’anno 2027.

Questo scenario impone la necessità di favorire un tavolo di confronto permanente fra tutti gli attori del Sistema Salute, al fine di preparare i sistemi sanitari ad accogliere i plus di questa innovazione e costruire un nuovo modello organizzativo capace di garantire equità di accesso e cura.